Trecastagni, consiglio comunale sciolto per mafia


Katya Maugeri

TRECASTAGNI – Sciolto il consiglio comunale di Trecastagni. La decisione è del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’interno Marco Minniti “in ragione delle riscontrate ingerenze da parte della criminalità organizzata”. Il sindaco Giovanni Barbagallo in una nota commenta: “Desideriamo sottolineare che la giunta e il consiglio comunale hanno sempre operato con rigore morale e trasparenza. Nessun componente degli organi elettivi è coinvolto nella cosiddetta inchiesta giudiziaria Gorgoni”, inchiesta che portò all’arresto di due dipendenti comunali: Domenico Sgarlato, capo del settore Lavori Pubblici e Manutenzione e Gabriele Astuto, funzionario dello stesso settore. L’accusa a loro carico era di aver  agevolato, nell’aggiudicazione del servizio di raccolta dei rifiuti a Trecastagni la EF servizi, ditta di Vincenzo Guglielmino, definito dagli inquirenti uomo di contatto tra i clan Cappello e Laudani.

“Abbiamo svolto il nostro mandato senza mai pensare al beneficio personale – continua Barbagallo – il nostro impegno è stato finalizzato esclusivamente al compimento di un buon servizio per la comunità. Abbiamo lavorato per eliminare gli sprechi e le clientele e non c’è mai stata nessuna distrazione nei confronti della cultura della legalità. Abbiamo piena fiducia nel lavoro della magistratura, del prefetto, del ministro dell’Interno e di tutte le forze dell’ordine ma valuteremo l’opportunità di presentare ricorso per salvaguardare l’immagine e il buon nome della nostra città”.

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