Contraccezione e malattie sessualmente trasmissibili

 

 

CATANIA – Ha riscosso particolare interesse ed apprezzamento la nuova iniziativa a sfondo socio-culturale, che la Ugl di Catania con la federazione provinciale sanità ha voluto patrocinare in sinergia con la sezione locale della Federazione italiana sessuologia scientifica. Il tema principale infatti è stato il rapporto tra i genitori ed i loro figli su argomenti come la contraccezione e le malattie sessualmente trasmissibili. Quella delle tematiche legate la sessualità è divenuta un’esigenza in un contesto, come quello italiano, dove non è prevista l’educazione sessuale nelle scuole e tutto è nelle mani delle famiglie, a differenza di quanto accade nel resto d’Europa, che chiaramente non hanno strumenti sufficienti per rispondere alle domande dei propri figli. Nello stesso tempo il crescente allarme per il diffondersi delle malattie sessualmente trasmissibili e le gravidanze di minorenni, impone la necessità di iniziare un prima possibile colloquio affinché i ragazzi e le ragazze non siano impreparati o si documentino da fonti non attendibili (amici, internet). Nella sala conferenze del sindacato catanese, dunque, a guidare la riflessione in concomitanza con la settimana nazionale del benessere sessuale, ci hanno quindi pensato venerdì scorso la psicologa Susanna Basile (consulente sessuale) e Gabriella Catania (esperta in educazione sessuale), che hanno subito posto all’attenzione dei genitori presenti l’importanza dell’educazione sessuale in famiglia come diritto dell’individuo ed effetto protettivo nei confronti dei figli a tutte le età, secondo le linee guida dell’organizzazione mondiale della sanità. E’ bene, come hanno voluto sottolineare le due esperte, che i genitori “ripassino” gli argomenti così da non rimanere affatto spiazzati di fronte alle domande dei loro figli, cercando oltretutto di informarli compiutamente entro il quindicesimo anno di età, anche perché l’educazione sessuale è anche sentimentale ed affettiva. Motivo per cui – hanno rimarcato le relatrici – è corretto concentrarsi sull’importanza del rispetto reciproco e del rispetto del consenso, sulla consapevolezza della propria identità sessuale e sui i rischi connessi all’esercizio disinvolto della sessualità. Il dibattito, aperto dai saluti del segretario generale territoriale Giovanni Musumeci – è stato molto partecipato, vivace e pieno di spunti di riflessione reciproca, anche con il racconto di esperienze personali da parte dei presenti che hanno senz’altro arricchito la discussione e favorito la conoscenza dei temi che si stavano affrontando. A conclusione della conferenza lo stesso Musumeci ha voluto ricordare come la Ugl catanese è sempre ben attenta ai temi culturali e sociali, anche d’attualità, e sta già pensando di organizzare nei prossimi mesi altri incontri su questo genere di argomenti.

Nella foto, da destra verso sinistra: Musumeci, Basile e Catania.

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