CATANIA – Una rondine non fa primavera, e si spera che quella calcistica sia finalmente arrivata, una vittoria non scaccia la crisi, ma può aiutare a superarla. Troppe docce fredde in questa stagione, tante partite della svolta bruciate tra delusione e rabbia, l’obiettivo play off a volte sfumato come un miraggio e – adesso – di nuovo vicino, reale. E’ bastata appena una vittoria per fare riapparire il sole su Torre del grifo. Sul Massimino restano le nuvole di una contestazione della tifoseria, stadio sempre più deserto, purtroppo, che non potranno essere spazzate vie se non dall’impetuoso vento di prestazioni e risultati positivi, in serie.
I tre punti ottenuti contro la Virtus Francavilla, che non è il Real Madrid, ma neanche la peggiore delle squadra incontrate in questa stagione, sono oro colato per i riflessi positivi più sul morale che sulla classifica, che resta sempre corta e, quindi, piena d’insidie. Si è interrotta una via crucis di sconfitte, ben cinque, un record negativo in terza serie, e Giovanni Pulvirenti, finalmente, si è potuto prendere la prima vera e completa soddisfazione sulla panchina rossazzurra. Prestazione positiva, ma con beneficio d’inventario. Primo tempo generoso, con grande cattiveria e determinazione da parte di Marco Biagianti e compagni, ma anche caratterizzata da tanti, troppi errori, sintomo evidente di una delicata condizione psicologica, che non è diversa da quella atletica. Nella ripresa, infatti, la squadra ha subito la pressione degli avversari e raramente è riuscita a imporsi sul piano atletico e fisico. Andrea Mazzarani, ad esempio, ha dimostrato che nelle gambe non ha 90 minuti. Ha disputato su buon livello i primi 45 minuti, un po’ meno, in realtà, distribuendo palloni e andando lui stesso alla conclusione più volte, ma poi dopo l’intervallo non aveva più benzina. Inevitabile, quindi la sostituzione. Pozzebon, da parte sua, ha disputato un’altra prestazione assolutamente anonima: non un tiro, un passaggio, una conclusione degna di nota, almeno che non siamo stati distratti. L’unico occasione ella quale si è fatto notare è stata una gomitata ad un avversario a centrocampo che poteva costargli l’espulsione diretta. Ha preso solo un cartellino giallo, ma salterà ugualmente la trasferta di Monopoli perché era diffidato. Il tecnico potrà contare su Barisic e Tavares, a questo punto, anche quest’ultimo scomparso precocemente dalle scena. Attacco, quindi, un po’ azzoppato da troppe giornate. Se Mazzarani e Di Grazia, autore di un bel gol, dopo tanto tempo, si confermano i cannonieri più prolifici e i più pericolosi in area di rigore un motivo deve esserci e non è da ricercare solo nei loro meriti, ma anche nei limiti, appunto di Pozzebon e Tavares, che non stanno mantenendo le aspettative della società. A proposito. Missione portoghese per Pietro Lo Monaco e Nino Pulvirenti: bisogna disinnescare la bomba “Rinaudo”: 1,4 milioni di euro mai versati allo Sporting di Lisbona che ha avviato la procedura contro il Calcio Catania. Il rischio è un nuovo “caso Castro”.
Archiviata la pratica Virtus Francavilla, la squadra è già concentrata sul prossimo avversario: la Vibonese, che si affronterà n trasferta domenica alle 14,30. Calabresi in zona pericoloso, ma etnei alla ricerca di una vittoria in trasferta che rilanci la posizione in classifica e il morale, quando ormai la clessidra della stagione regolare si sta svuotando. Importante il recupero di Giovanni Marchese: in difesa serve esperienza e quantità, Djordjevic ha forse bisogna di una pausa per riprendere forza, e mancherà Bergamelli, per infortunio.
Daniele Lo Porto
dal Giornale di Sicilia