Università, colloquio con il dott. Maggio dopo che il Tar ha annullato la nomina del direttore generale


 
 
 

CATANIA – “Accogliamo con serenità  l’ordinanza del Tar che ci impone solamente di rifare i colloqui di selezione, secondo una delle richieste del dottor Maggio – ha dichiarato il rettore Francesco Basile, in occasione della conferenza stampa per presentare il consuntivo dei suoi primi 150 giorni di gestione dell’Università – . Sulla base dell’esito dei colloqui , decidere di conseguenza. Apprezziamo che il Tar, nel frattempo, ci consenta di lavorare con l’assetto attuale, sena interrompere un servizio importante”, ha concluso il rettore Basile, in seguito alla notizia che  abbiamo  pubblicato nei giorni scorsi, che riportiamo di seguito.

L’Università di Catania scivola ancora sul direttore generale. Con ordinanza cautelare (n. 510/2017) di cui proprio oggi si è avuta notizia il TAR Catania ha disposto che l’Università rifaccia tutti i colloqui selettivi, di fatto annullando la nomina del nuovo ed attuale direttore generale dott. Bellantoni. Una nuova puntata  del conflitto su quella poltrona che comincia già nel 2014 quando l’allora rettore Pignataro defenestrò il direttore dott. Maggio, espulsione poi censurata dal Giudice del Lavoro. A seguire, nel luglio 2016 la sentenza del Consiglio di Giustizia Amministrativa che dichiarò la decadenza di tutti gli organi dell’Ateneo, infine oggi il nuovo ordine giudiziale. Ed ancora il dott. Maggio in prima linea: suo il ricorso al TAR conclusosi con esito negativo per l’Ateneo. Perché l’Università, scrivono i giudici amministrativi, non avrebbe avuto necessità di indire una procedura selettiva: la nomina del DG può avvenire su indicazione fiduciaria del rettore, tesi da sempre sostenuta dall’ex direttore davanti al Tribunale Lavoro. Però, il prof. Basile che oggi regge l’Ateneo ha voluto vincolare spontaneamente la nuova nomina ad una procedura pubblica selettiva. Il punto è che a leggere l’ordinanza TAR quella procedura non è stata affatto pubblica, anzi alcuni candidati e fra essi il dott. Maggio non sono stati nemmeno invitati al colloquio, così senza alcuna espressa ragione. Un groviglio inestricabile per l’Università e di nuovo tutto da rifare per il governo amministrativo dell’Ateneo.

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