|Martina Pumo|
L’università: il luogo dove educazione e cultura si incontrano per la formazione degli studenti. Negli ultimi giorni però, numerosi sono stati gli atenei protagonisti di alcuni fatti di cronaca. Da Torino, una locandina è finita su numerosi giornali a causa del protagonista dell’immagine che sembra voler costringere una ragazza ad avere un rapporto orale. La locandina, sponsorizzava una festa in discoteca organizzata da alcuni studenti del Politecnico di Torino – quest’ultimo si è completamente dissociato dall’immagine. A Bologna, invece, è stata proprio l’università a mettere a repentaglio uno dei giorni più importanti nella vita di uno studente universitario: la laurea. La laureanda si è trovata nel posto sbagliato al momento sbagliato a causa di una e-mail, inviata precedentemente dalla segreteria, che riportava luogo e ora errati.
Ma anche Milano ha riempito numerosi titoli di giornale. L’Università Statale degli Studi di Milano, uno dei principali atenei milanesi, nella sede di Via Festa del Perdono ha dovuto chiudere, a studenti e tutto il personale, la mensa scolastica. Successivamente a un controllo effettuato dall’Ats (ex Asl), sono state trovate tracce di muffa, blatte, formiche e moscerini. Inoltre, sono state criticate anche le modalità di cottura, non conformi alla normativa vigente. La cucina non sarà attiva fino a data da definirsi ma il personale potrà servire pasti già pronti, provenienti dall’esterno e successivamente riscaldati. Gli studenti, dunque, potranno usufruire della mensa, la stessa dove poco prima era impossibile poter mangiare il cibo portato da casa o semplicemente scaldarlo. Lo confermano anche i ragazzi del collettivo Lume – Laboratorio universitario metropolitano che su La Repubblica confermano di aver acquistato, grazie ai soldi precedentemente ricavati da una festa organizzata il 10 marzo, alcuni microonde posizionandoli in varie zone dei locali della mensa.
Le sorprese non finiscono qui per gli studenti dell’Ateneo, questa volta in positivo, ma non per tutti: dal prossimo anno, verranno tagliate le tasse studentesche di circa sei milioni di euro, per le fasce più disagiate. Verranno inoltre aboliti i contributi per tutti quei dottorandi senza borsa di studio. Questa riduzione è una risposta a un’indicazione della Legge di Stabilità. A beneficiarne maggiormente saranno gli studenti con un Isee al di sotto dei 14mila euro all’anno a cui verranno aboliti i contributi, ad esclusione della tassa regionale. Qui, entrano in gioco anche i crediti: l’esclusione dalle tasse varrà per quegli studenti che avranno totalizzato un minimo di 10 crediti annui (circa due esami) e potrà interessare anche altri studenti, quelli con un Isee fino a 22mila euro all’anno, se avranno ottenuto circa il 90% dei crediti totalizzabili in un anno accademico. Un valore aggiunto per chi riuscirà a superare la maggior parte degli esami, totalizzando crediti. Infatti, anche per chi ha un Isee fino ai 60mila euro avrà diritto a uno sconto, sempre in proporzione al reddito. Penalizzati saranno i fuoricorso, soprattutto se con reddito alto, con una maggiorazione della seconda rata fino a 250 euro.
Una notevole ventata di cambiamento, sia in positivo che in negativo, ha interessato la Statale in questo periodo frenetico. Tra mense chiuse, aumenti o diminuzione delle tasse, l’UNIMI si prepara ad accogliere il Fuorisalone, con eventi e installazioni imperdibili. Sempre nella sede di Via Festa del Perdono, un’installazione di Sephora, la Kaleido Studded Kiss, un rossetto di dimensioni giganti dedicato alla tattoo artist Kate Von D, arricchirà il cortile centrale della sede universitaria. Non solo installazioni ma anche eventi, con il primo Festival della Statale, Statale Senza Frontiere, che toccherà temi importanti come quello del femminicidio e dell’immigrazione, un’occasione per far vivere l’Università anche al di fuori delle quotidiane ore di lezione.