Vertenza Qè, solo Fava risponde all'appello

PATERNO’- Una situazione ancora in sospeso, una condizione di limbo per gli ex dipendenti del call center Qè poiché nonostante le numerose proteste, le manifestazioni, manca la commessa inbound Inps/Inail che permetterebbe di reintegrare circa duecento lavoratori. Lo scorso 20 ottobre, infatti, gli ex dipendenti, rappresentati dai loro Rsu, Valentina Borzì, Giovanni Arcidiacono ed Anna Orifici, hanno deciso, dopo lunghe attese, di tornare sulla vertenza rivolgendosi con una missiva ai candidati alla Regione Sicilia:  Giancarlo Cancelleri, Claudio Fava, Fabrizio Micari, Nello Musumeci.

A loro i lavoratori hanno chiesto un incontro al fine di illustrare ragioni e le responsabilità della crisi aziendale e le prospettive, in questo momento sicuramente incerte, che potrebbe garantire il nuovo presidente della Regione. La prima risposta si è concretizzata con l’incontro avvenuto ieri pomeriggio con Claudio Fava, candidato della lista “Cento Passi per la Sicilia”, che ha incontrato una delezione di ex lavoratori. Durante l’incontro è stata analizzata la loro delicatissima situazione e quanto ancora c’è da fare, poiché il prossimo 6 dicembre verranno a mancare gli ammortizzatori sociali e l’Inps, non ha dato alcun riscontro in merito, mettendo così duecento lavoratori a rischio definitivo. “Gli ex lavoratori sono rimasti soddisfatti dell’incontro con Fava – dichiara Valentina Borzì, rappresentante sindacale slc cgil dei lavoratori – si è dimostrato disponibile e concreto nei confronti della nostra vertenza, Individuando anche il percorso da intraprendere sia per la questione ammortizzatori sociali, sia per il recupero delle commesse. Fava manterrà l’impegno assunto anche qualora non dovesse diventare Presidente della Regione e quindi in posizione di opposizione”, infatti Fava, al termine dell’incontro, ha firmato un documento contenente soluzioni e richieste dei lavoratori.

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