Vittime della mafia, la giornata della memoria si celebra online. Dario Montana: "Riflettiamo e chiediamoci da che parte ci siamo schierati"

Vittime della mafia, la giornata della memoria si celebra online. Dario Montana: "Riflettiamo e chiediamoci da che parte ci siamo schierati"

di Katya Maugeri

CATANIA – «Scegliete un nome che vorreste ricordare e raccontatelo sui social», perché la memoria non può essere fermata nemmeno dall’emergenza coronavirus. Le grandi manifestazioni di piazza in programma per il 21 marzo, giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, promossa da Libera e Avviso Pubblico sono state chiaramente annullate ma Libera ha lanciato un “incontro social”: «Attraverso il web e i social, vogliamo ricordare tutte le vittime innocenti delle mafie, le loro storie, i loro nomi e far sentire la nostra vicinanza a tutti i familiari delle vittime innocenti delle mafie – fanno sapere dall’associazione antimafia -. A partire dalle ore 9, viene chiesto di realizzare un fiore, scegliere dall’elenco presente sul sito vivi.libera.it il nome di una vittima innocente delle mafie, farsi una foto e postarlo sui social».

«Anche quest’anno è arrivato il 21 marzo per molti primo giorno di primavera, per tanti altri la giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo di tutte le vittime innocenti delle mafie», dichiara – dichiara Dario Montana, referente provinciale del settore memoria di Libera Catania e fratello del commissario di polizia Beppe Montana ucciso dalla mafia il il 28 luglio 1985. «Non poter passare questa giornata con le mie cugine con le quali ci stringiamo forte per mano e camminiamo insieme, con gli altri parenti di vittime di mafia con i quali scambi sguardi di compassione e sorrisi e le miglia di studenti che partecipano da tutta Italia, sicuramente non è semplice. Oggi questo giorno passato in questa maniera, dove cerchiamo di riunirci il più possibile sui social, ci costringe a riflettere. Pensiamo a tutto quello fatto fin’ora, chiediamoci se le scelte che abbiamo fatto in quanto cittadini siano state giuste o sbagliate, chiediamoci da che parte ci siamo schierati, se abbiamo scelto di stare dalla parte di chi chiede verità e giustizia o dalla parte complice ed omertosa delle mafie e della corruzione. Soprattutto pensiamo a dove vogliamo andare, come cittadini, come società, a cosa aspiriamo. In questo periodo l’Italia è stata parecchio ferita da una guerra con un nemico invisibile e tutti noi siamo riusciti a rispettare le regole, a diventare solidali, a fare ognuno di noi qualcosa nel nostro piccolo per vincere questa guerra e poter dire “se l’abbiamo vinta è stata anche grazie a me. Ciò che mi auguro – conclude – oggi è che noi italiani ed europei, riusciamo a trovare la stessa forza, lo stesso rigore e la stessa unione per poter combattere e vincere contro mafie e corruzione, perché il nemico in questo caso è più visibile di quanto non immaginiamo e continua a mietere vittime, squarciare famiglie, imbruttire le persone e modificare le nostre città e i nostri spazi e paesaggi».

Che sia un 21 marzo di memoria, nonostante il difficile periodo che stiamo attraversando e ci ritroviamo tutti in questo augurio, postato sui social da Luigi Montana: «Buon 21 marzo a tutti voi – si legge nel post di Luigi Montana – che sia un giorno dove non si ricordano oltre 900 morti uccisi dalle mafie, ma un giorno dove si ricordano oltre 900 vite che sognavano un società migliore, più giusta, e hanno combattuto per ottenerla; ricordiamoci di tutte le famiglie che sono riuscite a trasformare il dolore in impegno e di chi chiede il cambiamento».

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