Post elezioni, Sgarbi abbatte le pale eoliche e promuove i forestali

 

PALERMO – “Sarò assessore al cento per cento. Questi sono abituati ai trabocchetti, ma questa volta non possono farmi lo scherzetto”. Lo ha dichiarato Vittorio Sgarbi alla trasmissione La Zanzara su Radio 24, annunciando la sua autorevole candidatura alla carica di assessore alla Cultura della Regione. “Non so quanto tempo trascorrerò in Sicilia – ha detto Sgarbi –. Ci saranno le elezioni politiche e io farò la mia lista in alleanza con Berlusconi. L’obiettivo è fare il ministro della Cultura”.

Il critico d’arte ha poi esposto alcune idee per dei provvedimenti: “Voglio una moratoria per cancellare per sempre tutte le pale eoliche. Quelle che non funzionano le butto giù. Voglio la Sicilia libera da tutte le pale eoliche di me…“.
Sgarbi ha parlato anche dei forestali: “Se sono troppi mettiamoli a fare la guardia ai musei, ma non possiamo togliere il lavoro alla gente, bisogna inventarsi qualcosa per riusare quelle persone. Potrebbero fare i custodi. Leggo che alcuni di loro danno fuoco alle foreste per farsi pagare gli straordinari, quelli vanno arrestati e messi in galera”.

“A noi non tocca tifare per questa o quella parte politica. Dobbiamo, invece, giudicare atti e orientamenti di governo offrendo il nostro contributo di idee, nell’interesse dei lavoratori. Per questo, non possiamo che apprezzare le dichiarazioni dell’assessore regionale “prossimo venturo” Vittorio Sgarbi che in un’intervista pubblicata oggi dal quotidiano “La Sicilia” ha pienamente riconosciuto la Risorsa-Forestali e indicato per centinaia di questi lavoratori una possibile soluzione di impiego a tutela dell’immenso patrimonio culturale dell’Isola. Noi lo sosteniamo da tempo. Abbiamo anche presentato una proposta unitaria di riforma del settore, che ci auguriamo possa essere esaminata dalla nuova Assemblea regionale dopo essere stata dimenticata in un cassetto da quella appena sciolta”. Claudio Barone e Nino Marino, segretari generali di Uil e Uila Sicilia, non nascondono la propria soddisfazione per le affermazioni di Vittorio Sgarbi che al quotidiano “La Sicilia” ha tra l’altro dichiarato sui forestali: “Mettiamoli a fare la guardia nei musei, ma non puoi togliere il lavoro alla gente”.
I due esponenti di Uil e Uila ricordano “per amore di verità” come in Sicilia la quasi totalità dei forestali sia costituita da precari – sono 6 mila 600 gli operai con diritto a 78 giornate annue, 9 mila 700 quelli a 101 giornate, poco più di 4 mila a 151 – e dichiarano: “La nostra Isola non può permettersi di sprecare o sottoutilizzare un enorme giacimento umano e professionale rappresentato da donne e uomini indispensabili per la gestione, la manutenzione e la tutela dei boschi e delle aree protette, del verde pubblico, del demanio, dei consorzi autostradali, delle strade provinciali, dei siti archeologici e culturali, dei parchi urbani e suburbani”.
“Le organizzazioni di categoria Fai-Flai-Uila Sicilia con il pieno sostegno di Cgil, Cisl e Uil – aggiungono Barone e Marino – sollecitano ormai da troppo tempo una svolta nelle politiche di prevenzione contro il degrado e la cultura dell’emergenza, delle lacrime da coccodrillo. E’ stata, quindi, offerta al legislatore regionale una proposta che si fonda su un punto-chiave: non rivendichiamo uno stipendificio, ma invochiamo una legge che realizzi le potenzialità di lavoratori in grado di migliorare la qualità della vita nella nostra Isola producendo le risorse per l’autosostenibilità del settore. Chiediamo maggiore stabilità occupazionale, superamento definitivo delle difficoltà di finanziamento e chiarezza del diritto, l’istituzione di una cabina di regia per combattere sprechi e sovrapposizioni di competenze, la riorganizzazione dell’Antincendio con l’ampliamento delle competenze perchè sia possibile rendere più sicuro il nostro territorio, un intelligente sfruttamento della Risorsa-Forestali fondato sulla tutela della biodiversità, del territorio boschivo e dell’ambiente, sull’ampliamento della superficie boschiva e delle attività forestali, sulla lotta alla desertificazione e al dissesto idrogeologico”. “Nella proposta unitaria di riforma – concludono i segretari generali di Uil e Uila Sicilia – prevediamo, inoltre, la sottoscrizione di convenzioni tra la Forestale e gli Enti Parchi, Riserve, siti archeologici ed Enti Consortili per migliorare la tutela e il controllo di queste aree particolarmente importanti per lo sviluppo turistico dell’isola. Suggeriamo, infine, la valorizzazione della produttività del comparto e il grande patrimonio forestale demaniale regionale, un tesoro da 256 mila ettari, con la creazione di una filiera del legno e dell’energia sostenibile, oltre alla la formazione di nuove figure professionali come operatore delle bio-energie, addetto alla protezione ambientale e operatore turistico ambientale”.

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