Voi restate in città. L'appello dell'Arcivescovo Gristina: ci vuole un nuovo patto di corresponsabilità per il territorio

Voi restate in città. L'appello dell'Arcivescovo Gristina: ci vuole un nuovo patto di corresponsabilità per il territorio

Saro Faraci

CATANIA – E’ stato esitato il giorno della Domenica delle Palme, presentato alla stampa qualche giorno prima della Santa Pasqua e sarà discusso pubblicamente sabato 27 aprile in Arcivescovado a Catania. E’ il messaggio per la Pasqua 2019 dal titolo “Voi restate in città” trasmesso a tutta la comunità catanese dall’Arcivescovo Monsignor Salvatore Gristina. Il testo, qui consultabile (Salvatore Gristina – Voi restate in città), è un invito rivolto a tutti a vivere ed abitare il territorio, a radicarsi nelle comunità locali, a restare in città, come esortò Gesù rivolgendosi ai suoi apostoli. Restare in città in modo convinto e non per disperazione; per dare un contributo al riscatto della terra siciliana e non abbandonarla; per stabilire nuove forme di solidarietà sociale che rendano più fitte le maglie della trama collaborativa fra le persone.

Due sono gli accadimenti più recenti che hanno indotto l’Arcivescovo a dare un segnale forte alla comunità catanese, esortandola a restare in città. Il primo accadimento è inevitabilmente il dissesto finanziario del Comune di Catania che, se non sarà ben fronteggiato e governato, rischia di creare una lunga catena di effetti negativi sui cittadini, sui lavoratori e sulle imprese. Il secondo accadimento è la sequenza di eventi sismici accaduti tra ottobre e dicembre nelle zone etnee, con un occhio particolare al terremoto di Santo Stefano che ha lasciato molte famiglie fuori dalle proprie abitazioni. Mai come in questi momenti è necessario restare in città, superando l’onda dell’emotività che potrebbe suggerire di scappare altrove, ma provando piuttosto a radicarsi in modo più forte e convinto nel proprio territorio, per avviare una significativa opera di ricostruzione.

Restare in città richiede però un nuovo patto di corresponsabilità tra tutti gli attori del territorio. Anche la Chiesa – come si legge nel documento dell’Arcivescovo – non si tirerà indietro dal progetto di dar vita ad un nuovo modello di Città-comunità, una idea maturata e discussa ampiamente nel corso dell’ultima Giornata sociale diocesana del 17 novembre 2018, a cura dell’Ufficio Problemi Sociali e del Lavoro diretto da don Piero Sapienza. Ma è solo attraverso una estesa corresponsabilità fra tutti – sindacati, imprese, lavoratori, istituzioni, gruppi sociali e di volontariato – che il territorio dell’Arcidiocesi potrà rialzarsi, superando le oggettive difficoltà economiche e finanziarie del momento e arginando pure il pericoloso scollamento fra i diversi corpi intermedi della società civile che si registra da qualche tempo a questa parte.

L’incontro in Arcidiocesi di sabato 27 aprile con inizio alle 10.30 sarà introdotto dal Prof. Agatino Cariola dell’Università degli Studi di Catania, moderato dal giornalista dott. Giuseppe Di Fazio e concluso dall’Arcivescovo Mons. Salvatore Gristina.

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