Terremoto di Santo Stefano: dopo 7 mesi tutto ancora fermo. La protesta dei Comitati

Terremoto di Santo Stefano: dopo 7 mesi tutto ancora fermo. La protesta dei Comitati

ZAFFERANA – A seguito delle lamentele che giornalmente pervengono nei vari Comitati dei terremotati sulle lentezza della macchina burocratica che sembra talvolta non riesca a far fronte alle esigenze della gente che giorno dopo giorno è sempre più esasperata . I Comitati constatando in generale una situazione di stallo che si è creato dopo sette mesi dal terremoto intendono ricevere delle risposte attraverso un incontro con i sindaci dei rispettivi comuni colpiti dal sisma. Il Coordinamento dei comitati anche in funzione di detto incontro prevede di organizzare nei primi giorni di settembre una manifestazione che coinvolgerà tutti i comuni in questione a sostegno delle seguenti questioni per le quali sono state più volte inviate delle istanze ma che non hanno prodotto riscontri concreti : Gestione delle domande per il contributo di € 25.000. Attualmente a fronte di circa 500 richieste di finanziamento sembra che siano state evase appena poche decine di esse. Considerato che tale disposizione è stata formulata già a febbraio e rientra fra quelle relative alla fase emergenziale come mai le amministrazioni In questo frangente non hanno provveduto a istituire e rinforzare gli uffici per preposti? Eppure l’ordinanza prevedeva qualora ci fosse la necessità di usufruire di contratti a tempo determinato che dessero respiro gli uffici tecnici dei vari comuni. Rileviamo inoltre che a fronte di una questione interpretativa la procedura si blocca bruscamente lasciando in attesa quanti con impazienza attendono risposte. Riteniamo infatti che questa procedura ove ci siano i requisiti di applicabilità possa smaltire in tempi brevi l ‘elenco di coloro che hanno ricevuto un ordinanza di sgombero e che gli permette di fare rientro nella propria abitazione. Una svolta importantissima anche nell’economia del provvedimento. Del CAS Contributo per l’autonoma sistemazione. Nonostante le nostre istanze volte a suggerire l’erogazione del CAS in maniera più regolare, fatte pervenire alle ‘amministrazioni non si sono avuti riscontri concreti. Con sempre maggiore frequenza Infatti pervengono da parte dei cittadini che fruiscono del CAS segnalazione di significativi e reiterati ritardi nell’erogazione del contributo. Viene segnalato inoltre che non si comprende in base a quale criterio lo stesso venga erogato tanto che alcuni possono riscuotere il contributo ed altri nella stessa condizione sono costretti ad attendere. Ciò nonostante le somme risultino da tempo trasferite ai Comuni da parte del commissario. È quindi evidente che il problema è nei comuni e che dagli stessi va risolto. Non può non sottolineare che si tratta di cittadini che hanno la stretta necessità del contributo e della regolarità della sua erogazione per far fronte al pagamento dei canoni di locazione.

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