Zafferana Etnea capitale d'arte. VII Premio internazionale di pittura "Sciuti" assegnato a Edi Brancolini

Zafferana Etnea capitale d'arte. VII Premio internazionale di pittura "Sciuti" assegnato a Edi Brancolini

di Carlo Tancredi Pafumi

ZAFFERANA ETNEA – Un vero e proprio trionfo per la bellezza, per l’arte e più in generale per la cultura quella di sabato 26, nella sala consiliare del Municipio di Zafferana Etnea, in occasione della consegna del prestigioso e ormai ambitissimo Premio internazionale di pittura “Giuseppe Sciuti”, giunto quest’anno alla sua VII edizione, conferito al maestro Edi Brancolini, il pittore del profondo e del mistero. Edi Brancolini è nato nel 1946 a Rovereto s/S (Novi di Modena)dove ha iniziato la sua attività artistica nel 1965.

Nel 1972/73 ha frequentato la scuola libera del nudo a Venezia con il prof. Luigi Tito dal quale ha appreso l’importanza della pratica assidua e costante del disegno dal vero. Dopo una breve esperienza informale, i suoi dipinti degli anni ’70 sono caratterizzati da una forte impronta socio-esistenziale che col passare degli anni si traduce in una fantasia altamente simbolica e visionaria ai limiti dell’onirico. Nelle opere recenti si respira un’aria tardo-romantica velata di sottile ironia, dove il virtuosismo tecnico è portato al parossismo ma non si compiace mai di se stesso, preso com’è a servire le ragioni più profonde della poetica interna dell’opera. Ha tenuto numerose esposizioni in Italia ed all’Estero. Sue opere figurano in collezioni pubbliche e private. 

La motivazione del premio spiega perché il riconoscimento gli è stato conferito dalla Giuria tecnica, presieduta da Graziella Torrisi, su ispirazione di colui che è l’anima e il deus ex machina del Premio, lo storico dell’arte e docente universitario, prof. Paolo Giansiracusa:  “Per la pulizia formale, per l’equilibrio strutturale, per l’ordine compositivo che caratterizzano le sue opere e costituiscono la tessitura portante di ogni suo dipinto. Per i temi che attingono alla storia e alla mitologia, creando un intimo rapporto con la contemporaneità, con i temi del tempo presente. Per la tecnica che, nel rispetto della tradizione e del sapere antico, si apre a nuovi linguaggi e ai valori emersi da nuove ricerche, stimolate dalla sensibilità del mondo post moderno. Per la costanza e l’impegno con cui, dall’inizio della sua attività fino ad oggi, porta avanti le istanze della pittura colta, senza mai cedere a improvvisazioni e facili conquiste di pubblico. 

Per l’introspezione e l’analisi con cui indaga nei valori e nei sentimenti più intimi dell’umanità nuova, interrogando innanzitutto se stesso. Per la convinta ricerca di quella bellezza a cui l’umanità nuova assegna il compito di salvare il mondo e di far rifiorire una nuova stagione all’insegna del rispetto e della solidarietà. Per il coraggio con cui ha saputo sfidare gli orientamenti contrari alla figurazione e all’esaltazione degli studi anatomici, senza cedere alle pressioni del mercato e certe spinte pseudo-culturali. Per l’attenta osservazione della figura umana nei suoi gesti, nelle sue espressioni, nei suoi sguardi. Il tutto dipinto attraverso trasparenze cromatiche e incarnati modellati dalla luce. Per essere, come uomo e artista, testimone del fatto che noi siamo il risultato dell’esperienza altrui, della sedimentazione di altre vite vissute, di altri cuori che hanno amato, di altre intelligenze che hanno determinato la civiltà del sapere. Per essere sognatore, visionario, artista a tutto tondo immerso nella bellezza e nell’armonia del creato. Per questi valori la Città di Zafferana Etnea lo acclama e gli conferisce il Premio internazionale di Pittura Giuseppe Sciutinella sua settima edizione”.                                                     

Nel corso della cerimonia di premiazione, impreziosita da piacevoli e apprezzati  inserti musicali del sassofonista Maestro Davide Di Vendra, in un salone del Municipio di Zafferana gremito di un pubblico che non ha voluto rinunciare ad una manifestazione culturale ormai saldamente affermata a livello internazionale  nonostante le paure per il Covid-19, come ha confermato il presidente del Comitato organizzatore, Maestro Carmine Susinni, autore delle opere-riconoscimento, sono stati consegnati altri tre importanti premi: il “Premio alla Carriera”, al pittore Cesare Di Narda, “Per avere portato avanti con coraggio e sentimento una linea espressiva basata sulla qualità formale e il rigore tecnico. Per avere saputo promuovere e sviluppare in Sicilia progetti culturali tesi ad affermare i valori della bellezza che ha saputo calare nel tessuto della storia e della mitologia. Per avere formato diverse generazioni di docenti e di artisti ai quali ha trasmesso i valori dell’arte attraverso il sapere della tradizione. Per avere con generosità contribuito alla realizzazione di spazi d’arte e di cultura tra i quali ricordiamo il Santuario della Lavina di Cerami e il nascente Museo d’Arte Contemporanea di Troina”;  il “Premio Giovani Emergenti”, al giovanissimo scultore Carlo Di Stefano, “Per la forza e l’energia con cui entra nella materia mutandone la struttura e la forma, per l’entusiasmo e la passione con cui affronta temi legati alle tensioni e alle inquietudini del nostro tempo.

Per la purezza iconografica e la raffinatezza dei rapporti materici tesi a raccontare le alternanze plastiche e i tagli di luce. Per il coraggio con cui, nonostante le difficoltà di un tempo contrario all’esercizio dell’arte, affronta il viaggio della sua professione, il sentiero della sua vocazione” e il “Premio Amico dell’Arte” offerto dall’Associazione artistico culturale “Giuseppe Sciuti” a Fabio Venezia, Sindaco di Troina e al Museo della città, consistenti in due splendide opere (sbalzi mono e policromatici) del presidente della stessa associazione, Maestro Corrado Iozia: “Per esser stato antesignano nella difesa della giustizia che è il luogo deputato della bellezza e verità. Per avere combattuto con coraggio e determinazione il cancro della violenza, dei soprusi, delle angherie e del malaffare, vero nemico dell’armonia sociale e dell’equilibrio del luogo urbano. Per avere favorito e sostenuto la nascita di un polo museale d’eccellenza che raccoglie i segni e i documenti della bellezza e dell’arte e della storia dall’origine della civiltà umana fino all’età contemporanea. Per avere creato una scuola di pensiero che ha il suo modello di riferimento nella città di Troina finalmente liberata dalle superfetazioni strutturali e dalle sopraffazioni dei violenti. Per avere saputo con serenità e spirito d’ascolto, dialogare anche con chi è contro i valori del rispetto umano, della difesa ambientale e della conservazione dei luoghi della storia”.

I Mestro Brancolini in collegamento audio ha commentato:  “L’assegnazione al sottoscritto di questo prestigioso premio è stata una piacevole sorpresa, anche perché il professor Paolo Giansiracusa, che non sentivo da una trentina di anni, mi aveva chiesto solamente se potevo inviare alcune foto di opere per una manifestazione, senza entrare in dettagli specifici. In ogni modo sono grato al signor sindaco di Zafferana Etnea, il dott. Salvo Russo e agli organizzatori tutti, perché sono stati in grado di tenere in vita la memoria dell’illustre Maestro Sciuti e la stessa manifestazione. Mi congratulo con il sindaco, con la giuria e con il comitato per essere riusciti ad organizzare la manifestazione nonostante il momento difficilissimo”.

Il sindaco Salvo Russo, intervenuto più volte, ha sottolineato con grande soddisfazione che, nonostante le limitazioni imposte dal covid 19, “Il Premio internazionale di pittura intitolato a Giuseppe Sciuti non si ferma, continua il suo sviluppo, garantendo la presenza di Zafferana Etnea nell’ambito delle manifestazioni culturali più importanti della nazione, ciò a conferma del prezioso lavoro compiuto e nella certezza di sempre maggiori successi. La massiccia adesione del pubblico, l’attenzione degli artisti e l’unanime condivisione della critica, ci spingono a continuare e a mantenere saldi gli obiettivi che l’Amministrazione, grazie alla geniale intuizione di Alfio Vincenzo Russo, stabilì con l’atto costitutivo del Premio. L’impegno di onorare il nostro illustre concittadino Giuseppe Sciuti, annoverato dal mondo dell’arte tra i più grandi pittori dell’Ottocento italiano, si aggiunge ad un progetto fortemente voluto dal Direttore Artistico prof. Paolo Giansiracusa, dalla Giuria e dal Comitato Organizzatore e da me totalmente sostenuto. L’intento è quello di creare una Galleria d’Arte Contemporanea sulla Pittura Colta e su quell’ambito delle Arti Visive che predilige la figurazione, il paesaggio, l’ambientazione spaziale. D’altra parte il patrimonio artistico resosi disponibile grazie alle donazioni degli artisti premiati, dei giovani emergenti e degli illustri maestri selezionati, non può avere altro destino se non quello di costituire il primo nucleo della pinacoteca cittadina.

Ciò, sia per l’ammirazione del pubblico che per l’analisi della critica, sia per il concorso degli artisti che per la documentazione del rigoroso lavoro di ricerca e organizzazione che negli anni si va compiendo. Quando nel 2014 furono avanzate le proposte iniziali del Premio si scelse di puntare in alto senza tentennamenti, sensibilizzando innanzitutto la popolazione locale e quindi i media e il mondo dell’arte contemporanea. Oggi il conferimento del Premio Sciuti è diventato un appuntamento imperdibile grazie al quale la Sicilia può incontrare e conoscere i migliori artisti della figurazione dell’età contemporanea”. 

Per coloro che si avvicinavano per la prima volta al premio Sciuti, il direttore artistico, Professor Paolo Giansiracusa, ha ricordato in breve la storia del Premio: “Dopo il grande affrescatore maltese Paul Camilleri Cauchi(2014), il premio veniva conferito al giovane russo Oleg Supereco(2015), quindi  al più prestigioso pittore russo-tedesco, Alexander Timofeev (2016). Nel 2017, per la quarta edizione, all’unanimità il premio veniva consegnato alla siciliana Elisa Anfuso, giovane artista ormai affermata a livello internazionale. Nel 2018 veniva selezionato un talentuoso artista di origini pugliesi trapiantato in Toscana, Rocco Normanno. Nel 2019 il prestigioso riconoscimento è stato assegnato al noto pittore siciliano Giovanni Iudice. Tutti i premiati disegnano e dipingono nel rispetto di una tradizione artistica basata sull’eccellenza della figurazione e sulla raffinatezza del mestiere. Quest’anno è la volta di uno dei più grandi artisti italiani nell’ambito della figurazione, scelto all’unanimità all’interno di una prestigiosa rosa di nomi: Edi Brancolini, pittore attivo da oltre mezzo secolo nell’area emiliana, artista presente alle più importanti manifestazioni d’arte italiane e straniere. Egli è noto per la sua figurazione perfetta, per la limpidezza delle sue strutture compositive, per i temi che spaziano dalla classicità al mondo moderno mettendo sempre in evidenza i problemi dell’esistenza”.   Orgogliosi di premiare il maestro Brancolini, che ha seguito la cerimonia online, il Sindaco di Zafferana, Salvo Russo e la presidente Graziella Torrisi.

La presidente della Giuria tecnica,Graziella Torrisi, ha poi voluto ringraziare tutte le componenti della complessa macchina del Premio dai membri della Giuria al Comitato Organizzatore, all’Associazione artistico culturale Sciuti, presieduta dal Maestro Corrado Iozia, che si spendono ogni anno con abnegazione e convinzione, tracciando un percorso culturale che si caratterizza per le scelte artistiche fin qui compiute. Prestigiosi i rappresentanti la giuria tecnica, presieduta da Graziella Torrisi e formata da Corrado Iozia (pitto-scultore), Giuseppe Cristaudo (scultore), Roberta Ferlito (fotografa), Mario Pafumi (giornalista), Rocco Froiio (docente Accademia di Belle Arti), Marinella Fiume (scrittrice) e il Comitato Organizzatore, presieduto da Carmine Susinni (scultore), composto da Alfio Tropea, Anna Fichera, Emanuele Montanucci, Silvia Pagano, Graziella Bonaccorsi e Stefano Puglisi.

Come ha sottolineato il professore Giansiracusa, che secondo tradizione ha condotto la serata, anticipando che dal prossimo anno il Premio sarà denominato “Premio internazionale delle Arti visive”, il rigore del metodo adottato è suggerito dal carattere distintivo della pittura di Giuseppe Sciuti: figurazione corretta, profondità spaziale di assoluta precisione visiva, tematiche sociali d’attualità, sensibilità e adesione al sentire contemporaneo. Questi binari tecnici ed espressivi, stilistici e compositivi sono alla base delle scelte e costituiscono l’identità del PremioLe opere donate da Edi Brancolini(Premio Sciuti 2020), Carlo Di Stefano(Sezione Giovani Emergenti), Cesare Di Narda(Premio alla Carriera), in mostra nei saloni del Palazzo Comunale, confluiranno nella collezione prevista dal progetto museale e saranno oggetto d’analisi nella compilazione del catalogo generale del Premio di prossima pubblicazione. Il Museo, i cataloghi, i convegni, le celebrazioni, avranno nel tempo la funzione primaria di onorare e documentare il valore dell’artista e dell’uomo, Giuseppe Sciuti, che seppe portare oltre i confini dell’Isola l’estro della sua creatività e la passione per il racconto della bellezza formale. 

Giansiracusa ha sottolineato, inoltre, come “Zafferana Etnea, con il Premio Giuseppe Sciuti, stia tracciando  in Sicilia un percorso virtuoso all’insegna della cultura artistica contemporanea, stimolando il dibattito e la ricerca. Il Premio, per la settima volta, nel rispetto degli indirizzi culturali che lo caratterizzano, si proietta nell’arte contemporanea, alla ricerca di confronto e crescita civile. Con lo spirito teso ad arricchire il premio nelle sue sfaccettature l’idea di premiare un giovane scultore, Carlo Di Stefano, laureando nell’Accademia di Belle Arti di Catania. E’ l’inizio di una nuova traiettoria utile ad allargare il campo d’interesse del Premio. Serve altresì ad offrire una visione più ampia delle arti visive nell’età  contemporanea”.

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