Zafferana Etnea: ''Niente denuncia, altrimenti torniamo e bruciamo la casa''. Pluripregiudicato in manette

ZAFFERANA ETNEA – Era già sottoposto alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno, Lucio Patanè pluripregiudicato arrestato dai Carabinieri della stazione di Zafferana Etna per i reati  reati di detenzione illegale di armi clandestine e munizionamento, ricettazione, furto aggravato, violenza privata aggravata, violazione di domicilio aggravata e minaccia continuata. Grazie alle indagini si è potuto far luce su alcuni episodi criminosi avvenuti tra giugno e settembre del 2017: il primo relativo all’introduzione abusiva di Patanè nel terreno di proprietà di due fratelli del luogo dove, a loro insaputa, seppelliva due valigette contenenti una pistola semiautomatica cal. 40 SW con la matricola abrasa, munita di 2 serbatoi e 600 munizioni di diverso calibro. Patanè aveva anche minacciato ripetutamente ed ingiustamente i due proprietari perché secondo lui erano stati loro a far ritrovare l’arma e le munizioni ai carabinieri che in realtà avevano utilizzato altre fonti info-investigative.
Il secondo relativo al furto perpetrato in casa di due coniugi zafferanesi luogo in cui l’uomo asportò una piscina da esterno, poi ritrovata dagli investigatori nel giardino di casa del malvivente, nonché un piano cottura in ceramica. Il ladro, per evitare che le vittime denunciassero il furto ai carabinieri, scrisse su di una agenda posta in bella vista delle frasi minatorie dal seguente tenore: “Niente denuncia, altrimenti torniamo e bruciamo la casa. Grazie!”

Durante l’esecuzione del provvedimento cautelare i militari hanno rinvenuto a casa dell’indagato un binocolo marca “WEGA“, del modello utilizzato in astronomia, risultato rubato a Padova nel 2015. La refurtiva recuperata sarà restituita ai legittimi proprietari mentre la pistola nei prossimi giorni sarà esaminata dagli esperti del R.I.S. di Messina per stabilirne l’eventuale provenienza nonché il possibile utilizzo in pregressi episodi criminosi. L’arrestato, assolte le formalità di rito, è stato associato al carcere di Catania Piazza Lanza.

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