Messina città perduta

Messina città perduta

MESSINA – L’ultimo è più recente lavoro di Nicolò Fiorenza, storico dell’arte e ispettore regionale dei Beni Culturali, dal titolo “Messina Città Perduta”, sarà presentato sabato 10 giugno, alle ore 18 e 30, nel Salone delle Bandiere del Palazzo di città di Messina, nell’ambito del ciclo di convegni sul Patrimonio Monumentale perduto del capoluogo peloritano. All’evento, patrocinato dalla Camera dei deputati, dal Ministero della Cultura, dall’Assessorato ai Beni culturali e dell’Identità siciliana, dall’Assemblea Regionale Siciliana e dal Comune di Messina, interverranno, tra gli altri, il sindaco di Messina Federico Basile, l’assessore alla Cultura Vincenzo Caruso (curatori dei saluti istituzionali del libro), il docente del Conservatorio di Stato di Palermo Gianfranco Pappalardo e, infine, la Soprintendente dei Beni Culturali di Messina, nonché curatrice della prefazione del volume, Mirella Vinci. Luciano Giannone curerà la presentazione della ricostruzione virtuale dei monumenti perduti della città di Messina. Introdurrà i lavori Maria Teresa Prestigiacomo, critico d’arte e docente, e modererà la presentazione Vittoriana Abate, giornalista, autrice e conduttrice televisiva. Saranno presenti, inoltre, Filippo Grasso, delegato alle iniziative scientifiche nel settore del turismo dell’Università di Messina, in rappresentanza del Magnifico Rettore, e tutte le autorità civili, militari e religiose, ed i presidenti delle associazioni culturali che operano sul territorio. Nato a Catania, Fiorenza ha studiato e si è diplomato in architettura all’istituto statale d’arte nella sede del Collegio dei Gesuiti di Catania, per poi laurearsi, con il massimo dei voti in Beni culturali all’Accademia delle Belle Arti di Catania.

Si è specializzato poi nella conservazione dei beni culturali e nel restauro monumentale, collaborando a progetti volti alla valorizzazione dei beni storici, promossi nelle città di Catania, Palermo, Messina, Siracusa, Taormina, Nicosia, Noto, Giarre, Montevago, Centuripe e Catenanuova. Il volume “Messina Città Perduta” descrive in dettaglio, attraverso un’attenta analisi storica, il patrimonio artistico monumentale della Città, andato irrimediabilmente perduto a causa del sisma del 28 dicembre 1908. Da quale esigenza nasce questo pregevole lavoro? “Conoscere il fenomeno sismico e il suo impatto sul patrimonio monumentale, nonché la storia sul recupero dei beni culturali della città – spiega Nicolò Fiorenza – è indispensabile per comprendere le dinamiche che ne hanno determinato la perdita e la dispersione negli anni successivi al terribile sisma. Oggi più che mai Messina avverte l’esigenza di ricostituire quell’identità perduta, facendo rinascere quei luoghi-simbolo che l’hanno resa grande nel passato e che, ad oggi, vivono in letargo sottoforma di molteplici frammenti, accatastati nell’area attigua alla sede del Museo Regionale, in attesa di una chiara destinazione d’uso”. Il volume sarà presentato il 22 giugno anche alla Camera dei Deputati a Roma, alla presenza del segretario generale del Ministero della Cultura, dott. Mario Turetta, e dell’On.le Simone Billi, segretario delegazione italiana al Consiglio d’Europa, e il 24 giugno a Parigi, all’Università Sorbonne Lettres, nell’ambito di un incontro organizzato dall’Accademia Euromediterranea delle Arti a cui saranno presenti l’ambasciatrice e il console d’Italia in Francia, che per l’occasione premieranno lo scrittore.

Mario Pafumi

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