Salvatore Guglielmino è “Ulisse nell’Ade” nel suo ultimo viaggio

Salvatore Guglielmino è “Ulisse nell’Ade” nel suo ultimo viaggio

Catania- Dopo il successo delle precedenti stagioni il teatro classico promosso dalla rassegna Mitoff  diretto, riadattato e interpretato dal regista, attore e musicista Salvatore Guglielmino ritorna in scena domenica 30 luglio,  alle ore 21,00, nella magnificenza della Corte del Castello Ursino con la pièce “Ulisse nell’Ade- ultima rotta”.

Uno spettacolo dal sapore catartico e dal forte impatto emotivo, inserito nel cartellone del Catania Summer Fest, con il patrocinio della Regione Siciliana Assessorato allo Spettacolo e del Comune di Catania Assessorato alla Cultura, che racconta attraverso una particolare analisi psicologica del protagonista interpretato dallo stesso Salvatore Guglielmino, autore dell’adattamento teatrale scritto durante il periodo del covid, il 

 X e XI libro dell’Odissea e parte del poema epico greco Telegonia inerente al viaggio di Ulisse, il re di Itaca in perenne contrasto con gli Dei.

“Alla sua morte Ulisse, nell’Ade, riconosce i luoghi della sua precedente discesa da vivo negli inferi per mano della Dea Circe-dichiara Salvatore Guglielmino appassionato studioso del mondo classico in cui rivede la modernità dei nostri giorni- in quei luoghi vedrà tutte le anime che si affollano, desiderose di parlare con un vivente, incontrerà l’indovino Tiresia che gli predisse il suo sicuro ritorno a Itaca e la sua morte in età adulta sulla terra ferma, incontrerà sua madre che credeva ancora viva e molti eroi che gli erano stati compagni nella spedizione contro Troia”.

Per capire l’intera pièce ed addentrarsi nella psiche di Ulisse è fondamentale sapere che in questo ultimo viaggio non terreno Ulisse non sa di essere morto, tanto che nell’epilogo chiederà lumi al Dio Ade e a sua moglie la Dea Persefone.

Ad accompagnare Salvatore Guglielmino in questo viaggio introspettivo tra vita e morte, amalgamati perfettamente tra loro, un cast d’eccezione composto da Franco Colaiemma, Marta Limoli e Laura Sfilio che attraverso la traccia millenaria del teatro classico  studierà il nostro presente rivisto nel passato su cui nei secoli si è basata la nostra esistenza.

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