Sold out per "Il bos...olo di casa nostra"

Sold out per "Il bos...olo di casa nostra"

RIPOSTO –  Disoccupazione, miseria e privazione, le parole intorno a cui ruota la vita della famiglia di Don Mimì Pedicone nell’ultimo lavoro presentato dalla Compagnia teatrale Jonica presieduta da Giambattista Galeano. Il dramma della disoccupazione che porta alla miseria può condurre l’uomo a delinquere ma , dopo tanti colpi di scena, bontà e onestà hanno il sopravvento. Questo lo scenario dell’esilarante “Il boss…olo di casa nostra”, la brillante opera in tre atti di Pippo Scammacca, per l’ottima regia di Pietro Redi, messa in scena nel cine-teatro Musmeci di Riposto sabato e domenica scorsi. Redi, qui nei panni di Turi Testa, il nipote strampalato e ospite fisso della famiglia Pedicone, torna in scena dopo nove anni di assenza con una verve e una mimica straordinarie. La sua presenza ha costituito un valore aggiunto al già ben rodato cast di attori. Tutti affiatatissimi i protagonisti del lavoro teatrale, a partire dal veterano Orazio Nicotra, un convincente Don Mimì Pericone, costretto a cercare espedienti di ogni genere per sbarcare il magro lunario e portare qualcosa da mangiare ai figli Titina(una bravissima Adele Nicotra) e Luciano (Salvo De Luca, a cui è stata chiesta una prestazione poliedrica). La famiglia di Don Mimì Pedicone si mette nei guai quando entra in scena Ettore Ciaramella “Ciò-Ciò”, appena uscito di prigione, interpretato alla perfezione da Sebastiano Lo Faro. Ciò-Ciò promette di riuscire a risolvere definitivamente i problemi di disoccupazione, fame e miseria personali e della famiglia organizzando un sequestro di persona. La trama si svolge tra ‘frizzi e lazzi’ ed esilaranti equivoci, con momenti di disorientamento da parte del povero Don Mimì, minacciato a casa perfino da una ragazzina (una spumeggiante e fresca Carmen Russo). Il sequestro si rivela un fallimento anche a causa del sequestrato, Alessandro Berardi, interpretato con i giusti toni e i perfetti tempi dall’eclettico Gaetano Venuto. L’arrivo improvviso e inaspettato della zia Ninfa (la brava e credibile Veronica Scandurra) contribuisce in modo determinante a far ragionare Don Mimì e a riportarlo sulla retta via, ripristinando la quiete domestica, allontanando definitivamente il “boss…olo” Ciò-Ciò. La messa in scena e l’affiatamento di tutto il cast è stato premiato da lunghi applausi, anche a scena aperta, da parte del pubblico nelle due serate di sabato e di domenica. Curate, come sempre, le scene del duo Gatano Venuto – Veronica Grasso; le luci e i suoni di Salvo Sipala e il service di Danilo Auditore. Con “Il Boss…olo di casa nostra” si è chiuso il cartellone della stagione teatrale 2021/2022, della Compagnia Teatrale Jonica, presieduta da Giambattista Galeano, che al termine dello spettacolo ha voluto ringraziare l’amministrazione comunale di Riposto guidata dal sindaco Enzo Caragliano, gli sponsor e soprattutto il pubblico. Ha dato appuntamento alla prossima estate durante la quale la Compagnia riproporrà in diverse date due degli spettacoli presentati durante questa stagione. “Una stagione – ha detto – molto difficile a causa degli imprevisti che ci hanno costretti a cambiare alcune date e a sostenere uno sforzo considerevole. L’applauso e il gradimento del pubblico però ci hanno ampiamente ripagati”. Galeano ha annunciato che a breve il sito della Compagnia sarà aggiornato e sarà possibile perfino prenotare biglietti e abbonamento online.

Mario Pafumi

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