Ambiente, il Mare dell'Etna è inquinato

Ambiente, il Mare dell'Etna è inquinato
Riceviamo e pubblichiamo.
Domani alla presenza di molti Sindaci della fascia ionica del Messinese si terrà un tavolo tecnico presso la Presidenza della Regione, convocato dall’assessore Totò Cordaro,  a cui prenderà parte anche l’Arpa Sicilia per affrontare la questione della tutela del mare nel tratto di costa ionico interessato già da maggio da un mio esposto sulla anomala presenza di scie schiumose nella zona Mascali-Fondachello-Riposto- Acireale. Già a maggio ho scritto all’Arpa Sicilia affinché verificasse nella fascia di mare suddetta le cause della presenza di notevoli tracce schiumose. Da un mio costante contatto con i vertici Arpa è notizia che siano stati svolti diversi e ripetuti accertamenti per i quali ho già formulato formale istanza di accesso agli atti. Risulterebbe che l’attenzione principale sia stata riposta non solo sulla foce dell’Alcantara che purtroppo rappresenterebbe un collettore di scarico per alcuni comuni del Messinese, ma anche sulla zona di Sant’Anna ricadente nel comune di Mascali, ove spesso sarebbero stati segnalati scarichi anomali lungo i torrenti che portano a mare. A questo punto a tutela del territorio e della costa adiacente nonché della salute dei cittadini ritengo che massima debba essere l’attenzione dei Sindaci della fascia ionico-etnea: Mascali, Fiumefreddo, Riposto, Giarre, Acireale. Questi comuni infatti risultano interessati per localizzazione e sviluppo turistico al brand “Mare dell’Etna”. Per questo sto promuovendo con alcuni cittadini e associazioni ambientaliste la costituzione di un Comitato civico, di cui prossimamente darò dettagli, a tutela del nostro “Mare dell’Etna”, affinché anche i Sindaci dei Comuni quali massime autorità del territorio intraprendano finalmente drastiche azioni conformi ai poteri amministrativi autoritativi riconosciuti per legge.
Avv. Santo Primavera, ex Consigliere provinciale e promotore del Comitato a tutela del “Mare dell’Etna”.

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