Sinergia medica: la visione della sanità della Medisan

Sinergia medica: la visione della sanità della Medisan

CATANIA – “La sanità sta cambiando: il suo mutamento è sotto gli occhi di tutti. Per questo motivo occorre intervenire per disegnare un nuovo futuro assistenziale”. Lo dice il dottor Cristian Fioriglio – fondatore del Poliambulatorio Medisan – presentando l’edizione 2024 dell’incontro Sinergia Medica che si terrà il prossimo 24 febbraio a partire dalle ore 18 presso il SAL (via Indaco, 23).
Un confronto che partirà da un assunto: la sanità pubblica deve rappresentare sempre un diritto universale: “un sistema sanitario pubblico ben strutturato e supportato da politiche pubbliche adeguate può migliorare notevolmente la qualità della vita delle persone, riducendo i tassi di mortalità e morbilità, incrementando longevità e riducendo il disagio causato dalle malattie gravi”, fa notare il dottor Fioriglio aggiungendo però che al momento
non sta godendo di riforme che le permettano di andare al passo con i tempi e con le esigenze della popolazione. Serve dunque svecchiare la sanità, consentire un ricambio generazionale e permettere ai giovani di non fuggire fuori dall’Italia o dall’Europa dove è garantita la crescita professionale. E invece quale la proposta del governo? Allungare l’età pensionabile fino a 72 anni: la morte del turn over.
Cosa fare allora per migliorare la sanità pubblica? Secondo Cristian Fioriglio occorre investire in attrezzature all’avanguardia, permettere ai giovani di avere spazio ma soprattutto consentire ai pazienti di avere accesso anche alle semplici visite ambulatoriali senza dover aspettare mesi e a volte anni. Poiché però rimane sempre il grave problema delle liste d’attesa, si potrebbe ipotizzare un filtro sulla prima visita fatta dalle strutture territoriali autorizzate – come la Medisan – che smisterebbero a loro volta alle strutture ospedaliere e ai reparti specifici i pazienti, avvalendosi di una stretta collaborazione da parte del medico di famiglia dal quale parte l’indicazione e l’appropriatezza alla visita ambulatoriale. E ci sarebbero anche i fondi: basta avvalersi dello strumento giuridico che
dal 2016 è inserito nella parte relativa al Partenariato Pubblico Privato previsto dal Codice Contratti denominato baratto Amministrativo. Questo strumento giuridico permette ai privati di dare il proprio contributo e in cambio godere di una riduzione sulle tasse.
“Saremmo i primi noi come Medisan a voler dare questo contributo che si rifletterebbe in un mutuo vantaggio: per l’azienda privata, la pubblica amministrazione e la collettività”. Altra proposta per far si che i pazienti non rimangano incastrati nelle liste di attesa delle strutture convenzionate – poiché non possono permettersi di andare in una struttura a pagamento – sarebbe quella di utilizzare fiscalmente quel costo sostenuto per detrarlo in altri servizi pubblici; “oppure basterebbe sgravarlo con un codice da quel debito procapite annuo per la sanita pagato in tasse che si aggira intorno a 2000€ per ogni italiano” dice Fioriglio.

La politica regionale dovrebbe intervenire con un secondo passaggio: dare vita a un decreto che preveda la ridistribuzione del budget da calcolare per territorio in modo equo in cui possono attingere tutte le strutture laddove si presenti il paziente munito di ricetta. Questo sistema permetterebbe a tutti di fondersi in un concetto di sana concorrenza, che porterebbe ad un’altissima qualità del servizio destinato ai pazienti, riducendo a zero le lista di attesa. Invece facendo come a tutt’oggi avviene, confinando i budget a univoche strutture, si alimenterebbero le liste di attesa perché tutti sarebbero costretti a rivolgersi in quella unica struttura che cosi si ingolfa.
In attesa che la politica intervenga, la Medisan dal 2024 ha intanto implementato i servizi: è stato attivato il centro dei disturbi respiratori del sonno; attivato il centro di vulnologia per il trattamento delle lesioni cutanee dove i pazienti potranno finalmente trovare un ambulatorio di chirurgia generale, nel quale si eseguono trattamenti di chirurgia vascolare; e poi la prossima apertura di un Polo Chirurgico di Day Surgery Privato all’interno del quale verranno eseguite tutte le discipline esclusivamente chirurgiche che richiedono la gestione di un monitoraggio breve del paziente post operato.

Send a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *