Ad Economia Aziendale studenti in scena per risolvere i problemi delle imprese

Ad Economia Aziendale studenti in scena per risolvere i problemi delle imprese

 

CATANIA – Studenti in scena al Dipartimento di Economia e Impresa, ovvero dall’altro lato della cattedra per sostituirsi ai professori e provare a risolvere in modo creativo i problemi tipici delle imprese. Sembra una rivoluzione nel modo di tenere la lezione universitaria, in effetti lo è davvero; ma da alcuni anni nei corsi di laurea del Dipartimento catanese, e segnatamente in quello di Economia Aziendale, l’originale format didattico del Teatro d’Impresa è sempre riproposto ai giovani con grande soddisfazione sia dei discenti che dei loro docenti. Questi ultimi smettono le abituali vesti “professorali” e vestono i panni di facilitatori dei processi di apprendimento degli studenti, i quali a loro volta, trasformandosi per qualche ora in attori protagonisti delle situazioni teatrali da loro stessi create, sperimentano tutta la forza espressiva e creativa dell’improvvisazione teatrale.

Questa mattina, nell’ambito dell’insegnamento di Economia e gestione delle imprese impartito dal Prof. Rosario Faraci, una sessione di Teatro d’Impresa è stata animata dalla professoressa Giorgia D’Allura. Gli studenti hanno portato in scena, improvvisandole, situazioni conflittuali da loro stessi immaginate e molto vicine a quelle tipiche delle imprese quando proprietari e manager, imprenditori e dipendenti, oppure componenti di uno stesso nucleo familiare si trovano in disaccordo sulle principali decisioni aziendali da assumere. Non servono sempre tecnicismi per risolvere le situazioni dilemmatiche aziendali; è il Teatro d’Impresa che aiuta a trovare soluzione ai problemi, smuovendo dal basso tutto il naturale potenziale emotivo delle persone. In fondo, tanto per fare un esempio, se in un’impresa familiare c’è divergenza di vedute fra il padre titolare-amministratore e il figlio principale collaboratore-socio, è abbastanza verosimile che quel conflitto nasca prima dal vissuto dei problematici rapporti padre-figlio all’interno della famiglia d’origine e subito dopo si riverbera all’interno dell’azienda.

La Professoressa D’Allura, autrice di numerosi lavori scientifici, da diversi anni si occupa di family business e ha trovato nel Teatro d’Impresa una preziosa opportunità per far crescere la conoscenza del fenomeno delle imprese familiari anche presso i non addetti ai lavori. Il format, sperimentato con grande successo nelle aule universitarie e dunque di grande impatto a fini didattici, è diventato pure l’attività principale di una start up innovativa di cui la stessa D’Allura è promotrice. Si chiama Connessi In-Presa Diretta, una spin off dell’Università degli Studi di Catania, che nel 2016 vinse la Start Cup Catania e si guadagnò la partecipazione alla finale del Premio nazionale per l’Innovazione di PNI Cube. Il Teatro d’Impresa è l’oggetto pure di alcuni studi ad hoc che la giovane docente catanese ha pubblicato in lingua, facendo conoscere all’estero questo format, che si innesta nella migliore tradizione dell’happening, cioè del teatro d’improvvisazione, dove non c’è un copione, ma gli attori recitano a soggetto, tirando fuori la ragione del cuore e mettendola a servizio della forza della ragione. Un mix fra emozioni e razionalità che piace molto agli studenti, avvicinandoli maggiormente alla comprensione della realtà circostante, non molto diversa da quella portata in scena da loro stessi.

Una considerazione finale, scaturita dalla riflessione di un divertito studente. Non è sempre vero dunque che l’Università tiene distante i giovani dal mondo reale e da quello delle imprese. Dipende molto da cosa si insegna e, soprattutto, dal modo in cui lo si fa. Col Teatro d’Impresa tutto è molto più bello.

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