Billy Costacurta: "Campionato equilibrato, la Nazionale farà bene, alla Serie A manca il calcio siciliano"

Billy Costacurta: "Campionato equilibrato, la Nazionale farà bene, alla Serie A manca il calcio siciliano"

di Daniele Lo Porto

CATANIA –  Col Milan in vent’anni di straordinaria carriera (633 maglie rossonere sulle spalle) ha vinto tutto e vanta un incredibile record: è il più anziano calciatore ad aver segnato un gol in Serie A, quando aveva ben 41 anni e 25 giorni.  Alessandro “Billy” Costacurta ha confermato eleganza, competenza e misura anche nel nuovo ruolo di opinionista di Sky. Lo abbiamo incontrato a Catania, in occasione dell’inaugurazione di una palestra McFit.

Costacurta, finalmente un campionato di serie A all’insegna dell’incertezza. Come finirà?

“Non lo so, ma è una campetizione molto avvincente, equilibrata come non accadeva da tempo.  La Juventus non sta “ammazzando” il campionato, com’è avvenuto invece degli ultime stagioni. Si sgomita là davanti, c’è anche  la Lazio che non è una sorpresa, sarebbe riduttivo definirla tale per quanto ha fatto negli ultimi anni. C’è anche l’Inter, ce lo aspettavamo anche per chi siede in panchina, sapevamo che sarebbe andato vicino alla Juventus. Poi l’Atalanta  sta facendo benissimo, ha un bel modo di giocare, un atteggiamento vincente. ha in Gomez un protagonista assoluto e voi in Sicilia lo conoscete bene perché proprio con la maglia del Catania è cresciuto tantissimo.”.

Non mancano le sorprese, ma neanche le delusioni: quali sono le più clamorose?

“Il Napoli è la grande delusa, ma in queste sette ultime partite è la squadra italiana che ha fatto meglio di tutte, anche in Europa. E’ in ripresa, grazie a una persona che conosco… appena: Rino Gattuso. Anche il Milan deve crescere, deve riconquistare posizioni, non è facile replicare i successi del “mio” Milan, ma merita sicuramente un ruolo di maggior prestigio e glielo auguro di cuore”.

C’è sempre una maggiore richiesta di “occhi” e di tecnologia da applicare al calcio. Dopo il Var adesso si chiede l’opzione “challenge”, cioè le “chiamate” a disposizione delle squadre sulle situazioni dubbie. E’ favorevole?

“Sono favorevole al Var, sono d’accordo al challenge e a tutto ciò che può limitare le polemiche, che nel nostro calcio di certo non mancano. La tecnologia è fondamentale per definire i fuorigioco, le linee, palla dentro o fuori”.

La Nazionale è riuscita a riconquistare i tifosi. Costacurta, si può guardare al prossimo futuro con ottimismo?

“Rispetto a un anno e mezzo fa, quando avevamo  toccato il fondo, Roberto Mancini è stato bravissimo a scoprire  giovani,  che forse non sarebbero stati notati da nessuno, e a portarli in nazionale, a dare loro fiducia, a dare nuova vita alla maglia azzurra. Adesso c’è un  nuovo atteggiamento e filosofia di gioco vincente. Abbiamo calciatori importanti, giovani interessanti, un ottimo allenatore,.  Giocheremo le partite in casa agli Europei e questo è un vantaggio non da poco e sono convinto che faremo bene”.

Non va bene, purtroppo, il calcio siciliano: Palermo, Catania e Messina sono scomparsi dai campionati maggiori, solo il Trapani è in serie B…

“Non vedere Palermo, Catania o Messina nei campionati importanti è qualcosa che manca al calcio italiano, soprattutto dopo quanto avevano fatto rosanero ed etnei, in particolare. Ricordo con piacere le mie trasferte in Sicilia, anche se ho preso qualche batosta, per la competenza e la passione delle tifoserie. Spero che ci siano dei progetti che possano riportare in alto le città più importanti, nel rispetto del ruolo che vanta la Sicilia”.

 

(Intervista rilasciato sul Giornale di Sicilia)

 

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