Cacciato il sindaco anti-case abusive, mentre il candidato Cancellieri diventa tollerante

È stato sfiduciato ieri sera dal consiglio comunale, Angelo Cambiano, il sindaco anti-abusivi di Licata che vive scortato perché minacciato più volte e contro cui ci sono state diverse intimidazioni compreso l’incendio di due case di famiglia, Ventuno i voti a favore della sfiducia, uno in più del quorum necessario. La mozione era stata presentata da 16 consiglieri comunali che gli contestano scelte sbagliate che avrebbero fatto arrivare meno risorse nelle casse comunali. “Il vero motivo lo sanno tutti qual è, ma non hanno il coraggio di dirlo”, continua Cambiano, pronto a tornare al suo mestiere quello di insegnante di matematica dopo essere diventato il simbolo della lotta contro l’abusivismo nella costa di Licata, dove sono in corso le demolizioni su ordine della magistratura in un clima di costante tensione. Cambiano, eletto meno di due anni fa, ha annunciato che impugnerà l’atto perché “le motivazioni riportate nella mozione sono solo bugie”.
E mentre Cambiano viene sfiduciato, il candidato governatore siciliano, il grillino Giancarlo Cancelleri traccia una netta distinzione tra l’abusivismo che “ha invaso le coste oppure insiste in zone di inedificabilità assoluta, e che non è accettabile” e “un abusivismo di necessità perché non sono stati fatti i piani casa in questa Regione, perché l’Iacp non ha dato la casa a chi ne aveva bisogno. A Bagheria abbiamo fatto un regolamento comunale, il nostro sindaco non sta buttando giù le case della povera gente, quelle che però non insistono nei 150 metri o nelle zone di inedificabilità assoluta”.

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