Aldo Motta ha scritto il suo ultimo articolo

 

 

 

Daniele Lo Porto

CATANIA – La sua immancabile sigaretta produceva ghirigori nell’aria avvolgendo pensieri, parole e silenzi. Il sorriso sempre un po’ amaro, la battuta ironica smozzicava tra i denti, il rimprovero affettuoso che non mancava mai. Aldo Motta lo ricordo così, un po’ lento, fiaccato dalla malattia, ma sempre attivo: scrivere era la sua vita e finchè ha vissuto ah scritto. Catania nel suo cuore, patria d’adozione dopo Licodia Eubea, dove visse una stagione irripetibile da giornalista al Corriere di Sicilia, tanti decenni fa con l’amico-fratello Enzo Trantino e Lino Serrano, allora giovanissimo, un altro pezzo dei miei affetti andato via all’improvviso. Aldo Motta se n’è andato a 85 anni, dopo una vita avventurosa e un po’ scapestrata, tra discoteche e galleria d’arte, centro culturali e vari giornali, uno dei quali “Incontri, bimestrale di cultura e costume, portava immeritatamente la mia firma di direttore responsabile. Ci conoscemmo così, oltre 32 anni fa. Mi piace ricordarlo tra pile di libri e alle prese con una macchina per scrivere, nella penombra del suo studio, le caramelle nel centrotavola e un filo di fumo che disegnava racconti.

2 Comments

  1. Oggi , caro direttore non posso fare a meno di approfittare della tua gentile
    ospitalita`per ricordare due modi diversi di vita condotta da due nostri amici di gioventu`. Mi riferisco a Enzo Trantino e Aldo Motta due nuovi catanesi immigrati da Licodia Eubea . Compostezza, onesta`e serieta` il primo , genio e sregolatezza il secondo. Il sentire intervenire nuovamente Enzo in un convegno venuto fuori da un periodo di volontaria ibernazione per la dipartita della mai scordata GEMMA ALBO , moglie adorante di Enzo , mi ha riempito di gioia sperando che possa impersonare la scintilla che dia vita a un MOVIMENTO PER UNA SICILIA LIBERA E INDIPENDENTE . Di Aldo potrei scrivere un romanzo , dei suoi infiniti amori , di un figlio non voluto ma accettato dopo anni – a tal proposito chiedo a FEDERICO , se mi legge , di farmi avere un suo recapito tramite te – i viaggi di piacere lavorativo e l’arem di vecchi amori di vedove inconsolabili .Facci avere tutta la tua saggezza Enzo ; riposa in pace Aldo .

  2. Caro zio, te ne sei andato a raggiungere i tuoi cari papà Ciccino, mamma Margherita, Zino e mia mamma , la tua dolce sorella Katia. Ci è mancato un ultimo abbraccio per soli due giorni e non esserti stato vicino negli ultimi istanti mi lacera. Mi hai sempre considerato il nipote del cuore ma non mi sono dimostrato degno della tua stima. Ora , quando vedrò il fumo all’orizzonte, non penserò all’Etna ma capirò che è il fumo della tua immancabile Esportazione senza filtro. Ciao Aldo

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