La farfalla e la luminosità del verso

La farfalla e la luminosità del verso

Il quinto volume pubblicato da Natale Maugeri mette le ali leggiadre e colorate di una farfalla. Operazione che consente all’autore di volare da un argomento all’altro, quasi come in un flusso di coscienza, affrontando svariate tematiche in ali di poesia e in prosa poetica, con profonde riflessioni sull’oggi, su ieri e forse su un futuro immaturo e sfuggente. Chi, avendo letto le raccolte di liriche pubblicate in questi anni da Natale Maugeri (e il riferimento tocca non soltanto “La vita ai miei occhi” del 2013, La panchina del 2018, “Voli d’inchiostro” del 2019 e “La vita è l’anima” del 2021) può cogliere subito – rispetto a quelle- le novità di questo suo ultimo libro dal titolo fortemente metaforico, “La farfalla”. Il poeta qui mostra le sue radici ancestrali di formazione della sensibilità poetica, umana e culturale, sicché non ci sembra arbitrario poter affermare che gli coniuga le ragioni ultime della sua poesia alle sedimentazioni psicologiche della sua contemplazione naturalistica. Il discorso che qui interessa riguarda quegli aspetti di novità che “La farfalla” rivela chiaramente. Ci riferiamo anzitutto ai moduli di scrittura poetica , presenti nel libro, che si adagiano nell’albero del post ermetismo senza sconfinare nella neo avanguardia italiana, con il recupero di un misurato equilibrio, nell’ottica di una evoluzione della propria vicenda poetica; uno sviluppo coerente di taluni motivi che si ritrovano nei libri precedenti.

È questo elemento di continuità si manifesta nella luminosità del verso, che caratterizza tutta la poesia di Natale Maugeri, nella serenità del respiro lirico, nella permanenza della natura e del cosmo. È soprattutto nel tema dell’amore – eros. Qui , in questo libro, ci pare più decisamente ripreso il rapporto tra musicalità e parola poetica soprattutto nelle poesie brevissime, ma talora anche in altre relativamente brevi. Si può in conclusione sostenere che l’esito complessivo cui Natale Maugeri giunge è di alto segno lirico, dato con voce schiettamente moderna e contemporanea.

Mario Pafumi

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