Terremoto Catania: sisma 4.8, si segnalano diversi danni

CATANIA -«Sono in stretto contatto con la Protezione civile regionale, che si è subito attivata, e seguo costantemente il lavoro di ricognizione che si sta svolgendo nell’area etnea a seguito della forte scossa di terremoto di stamane. Stiamo monitorando la situazione in tutti gli ospedali, ma dai primi accertamenti non risultano danni alle persone, tranne alcune decine di contusi, ma soltanto ad alcuni fabbricati nella zona dell’epicentro e in quelle limitrofe. La Regione partecipa al tavolo di crisi che è stato convocato in Prefettura. Attendo l’assestamento delle operazioni per andare a fare visita ai luoghi. Siamo vicini alle comunità colpite e vogliamo ringraziare tutte le forze di Pronto intervento e i volontari che già nell’immediatezza del sisma si sono attivate per prestare assistenza alla popolazione». Lo dichiara, in una nota, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, a seguito del terremoto di magnitudo 4.8, avvenuto alle 3.18, con epicentro tra Viagrande e Trecastagni

Notte di paura in diversi paesi dell’Etna e anche a Catania: è stata di magnitudo 4.8 la forte scossa di terremoto avvenuta alle 3:18 a nord di Catania. Secondo i rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a solo 1 km di profondità ed epicentro vicino ai comuni di Viagrande e Trecastagni.

La superficialità dell’ipocentro del sisma, a solo un chilometro di profondità, ha contribuito ad amplificare l’effetto della scossa, che è stata nettamente avvertita anche a Taormina, nel Siracusano e nel Ragusano. Sono 10 le persone rimaste ferite, secondo fonti della Prefettura di Catania. I danni maggiori sono segnalati al momento nella zona di Zafferana Etnea, dove ci sono stati cedimenti di case vecchie e abbandonate. In particolare nella frazione di Fleri, dove i crolli hanno interessato la vecchia chiesa del paese e dove si sono registrati due feriti, non gravi, con contusioni, escoriazioni e un po’ di sangue e che si considerano dei “miracolati”. “Siamo vivi per miracolo”, ripetono ai cronisti e ai soccorritori. Sono componenti una famiglia di quattro persone – madre, padre e due figli minori – che hanno visto crollare le pareti della loro casa. “Eravamo a letto – ricostruisce il capo famiglia -, ci siamo svegliati di soprassalto e visto le pareti crollarci addosso. Per fortuna i mobili ci hanno protetti dalle macerie: siamo vivi per miracolo”.  Altre due feriti sono stati socccorsi dal 118: un 80enne estratto dalla macerie a Fleri e una persona a Pisano. Sono entrambi in ospedale con codice verde.
Altre antiche costruzioni sono crollate sempre a Fleri, Santa Venerina e Zafferana. In molte case le suppellettili sono ‘volate’ da mensole e vetrine e sono cadute a terra, aumentando il senso di paura tra gli abitanti dei locali. A Pennisi si sono registrati dei crolli nella chiesa del paese, ma senza danni alle persone. Mentre a Zafferana Etnea una casa di riposo per anziani è stata abbandonata dagli ‘ospiti’: la struttura presenta delle lesioni e i pensionati si rifiutano di rientrarvi.
E’ stata chiuso precauzionalmente al traffico un tratto dell’autostrada Catania-Messina, la A18, per la presenza di ‘lesioni’ sospette sull’asfalto createsi dopo il terremoto di magnitudo 4.8 sull’Etna. Il blocco si registra tra i caselli di Acireale e Giarre.
L’eventuale riapertura sarà decisa dopo sopralluoghi e verifiche su sicurezza e stabilità del tratto autostradale al momento chiuso al traffico.In molti paesi la gente è scesa per strada e soprattutto le famiglie con bambini hanno deciso di trascorrere la notte in auto per sicurezza.

Nella notte la terra sull’Etna ha tremato diverse volte. Tutti eventi riconducibili all’eruzione in corso da due giorni sull’Etna, che ha fatto registrare un’ulteriore impennata dei valori dei tremori dei suoi condotti magmatici interni, segnale della presenza di grande ‘energia’ e di magma in movimento che spinge sulle pareti dell’edificio vulcanico.

A seguito dello sciame sismico che sta interessando l’area il capo del Dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli ha convocato il Comitato operativo a Roma e il prefetto di Catania, Claudio Sammartino, ha convocato immediatamente a Palazzo Minoriti il Centro coordinamento soccorsi per fare il punto sul terremoto. Nelle zone interessate dal sisma sono già operative squadre dei Vigili del fuoco, Carabinieri, polizia di Stato, guardia di finanza, Polizia locale, volontari, personale del 118 e delle protezioni civili comunali. E’ stato tracciato un primo bilancio provvisorio dei danni, con i crolli di muri e case e danni a chiese, soprattutto a Fleri, frazione di Zafferana Etnea, e della chiusura a scopo precauzionale del tratto tra Acireale e Giarre dell’autostrada A18 Catania-Messina, per lesioni presenti sull’asfalto della carreggiata vicino ad Acireale. Disposti sopralluoghi delle strutture e la messa in sicurezza anche delle chiese. Il prefetto Sammartino ha fatto aprire scuole e palestre comunali per accogliere le persone che non possono o non vogliono rientrare nella propria casa, perché inagibile o per paura. L’assistenza è stata delegata alla Croce rossa.
Per un sopralluogo nelle zone colpite dal terremoto si sono alzati in volo elicotteri della Marina militare, della Guardia costiera, di Polizia, Carabinieri, Guardia di finanza e Vigili del fuoco.

Il prefetto di Catania ha disposto per il sistema di sorveglianza e di messa in sicurezza un massiccio dispositivo di intervento con tutti gli uomini a disposizione, in coordinamento con il Dipartimento nazionale della protezione civile e quelli regionale e comunali.

La forte scossa di terremoto  non ha provocato danni a Giarre ma solo spavento nella popolazione. E’ quanto emerso da un primo sommario sopralluogo effettuato nell’immediatezza dell’evento (ed ancora in fase di ultimazione) da personale dell’Ufficio Tecnico e da Agenti di Polizia Locale, coordinati dal Sindaco Angelo D’Anna e dalla struttura comunale di Protezione Civile. Infatti non risulta alcun danno alla viabilità o alle abitazioni, tranne alcune segnalazioni per lievi distacchi di intonaci in qualche edificio. La situazione è attentamente monitorata dalla struttura comunale di Protezione Civile, pronta a richiedere l’attivazione del C.O.C. (Centro Operativo Comunale) nel caso di ulteriori necessità. Per qualsiasi segnalazione di danni o altro si invita voler contattare il Comando di Polizia Locale al numero 095963259.

Il terremoto ha strappato dal sonno anche gli abitanti di Santa Venerina, le cui ferite determinate dal terremoto del 29 ottobre 2002 non sono ancora del tutto rimarginate. La scossa avvertita molto fortemente dalla popolazione ha determinato la caduta della statua che sovrastava la facciata della chiesa del Sacro Cuore, proprio nei pressi del Municipio, che schiantandosi a terra si è frantumata in mille pezzi. L’assenza di gente nella piazza, date le ore notturne, ha permesso che non vi fossero feriti. Proprio là vicino, la notte precedente era stato acceso il tradizionale ceppo di Natale, un momento particolarmente sentito dalla gente che è solita assistere all’accensione della legna e alla sua graduale consumazione Crolli anche in alcune abitazioni della frazione di Cosentini, a confine con Pisano, frazione di Zafferana, dove un anziano è stato estratto vivo dalle macerie. Danni anche in molte strade nelle zone di Cosentini e Maria Vergine dove vi sono molti muri crollati soprattutto nelle vie Mastro d’Acqua, Fossa Gelata, Cattaneo, Etna e Provinciale. Già da lunedì 24 dicembre, il sindaco Salvatore Greco con l’ordinanza sindacale n° 23 aveva provveduto ad attivate le funzioni 1, 4 e 7 del C.O.C., riguardanti rispettivamente i compiti di pianificazione generale, materiali e mezzi, e viabilità. Da questa mattina, subito dopo il terremoto, il C.O.C. è pienamente operativo e sono state attivate anche le altre rimanenti funzioni 2, 3, 5 e 6 che sono rispettivamente: sanità e assistenza, volontariato, verifica degli edifici scolastici e censimento dei danni.

Da questa notte il responsabile della Protezione Civile comunale Giuseppe Belfiore, il responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale Rosario Arcidiacono con i tecnici e il personale comunale sono all’opera ed hanno iniziato la perlustrazione del territorio per accertare l’entità dei danni ed attivare le operazioni di soccorso. Fin dalle prime ore del mattino sul sito internet del Comune, all’indirizzo www.comune.santavenerina.ct.it è stato pubblicato un avviso che consente di scaricare un modulo per la segnalazione dei danni e richiedere i sopralluoghi volti ad accertare la staticità delle case. Il modulo, una volta compilato, potrà essere consegnato presso la sede del Comune oppure trasmesso all’indirizzo di posta elettronica certificata: utc@pec.comune.santavenerina.ct.it

 

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