L’Università di Catania si organizza per introdurre il fascicolo elettronico unico per docenti e studenti


| Saro Faraci|

Il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Catania ha ospitato questa mattina un interessante convegno promosso in collaborazione con l’Agenzia per l’Italia Digitale del Governo. Nella prospettiva di digitalizzare sempre di più i servizi agli studenti e di dematerializzare molte attività amministrative connesse alla didattica dei docenti, il Dipartimento diretto dal Prof. Giuseppe Barone, su iniziativa del Prof. Giuseppe Vecchio presidente del corso di laurea magistrale in Scienze delle pubbliche amministrazioni, ha avviato da tempo una serie di attività di riflessione e approfondimento sui temi della digitalizzazione e della informatizzazione della Pubblica Amministrazione. In questo contesto, merita particolare attenzione SPiD, il neonato sistema pubblico integrato per la gestione dell’identità digitale che, promosso dal Governo Italiano e affidato alla gestione di alcuni importanti operatori informatici e di telecomunicazioni, diventerà presto la soluzione che permetterà di accedere a tutti i servizi online della Pubblica Amministrazione con un’unica identità digitale (username e password) utilizzabile da computer, tablet e smartphone. In altri termini, prenotazioni sanitarie, iscrizioni scolastiche, accesso alla rete wi-fi pubblica, pratiche d’impresa saranno immediatamente accessibili con un’unica password, ma soprattutto con un unico standard di sistema facilmente riconoscibile dagli utenti.

Al convegno di Scienze Politiche le caratteristiche tecniche e l’architettura organizzativa e di governance di SPiD sono state stato illustrate da Umberto Rosini, IT & Software Architect dell’Agenzia per l’Italia Digitale, e da Salvo Rosa, direttore ICT di Sielte, l’azienda catanese leader nel settore delle telecomunicazioni che, insieme a Poste Italiane, Infocert, TIM e Aruba è uno dei cinque operatori autorizzati dal Governo italiano ad autenticare l’identità digitale delle persone, permettendone di accedere ai servizi on line della pubblica amministrazione.

Tra i Paesi europei, l’Italia è ancora indietro in tema di digitalizzazione; ma non v’è dubbio che con il sistema SPiD sostenuto dal Governo si potranno fare significativi passi in avanti, rendendo più semplice la vita dei cittadini, evitando inutili file agli sportelli pubblici, consentendo a ciascun cittadino di avere tutti i documenti amministrativi immediatamente disponibili nel rispetto della sicurezza dei dati, della legalità delle transazioni e dunque della certezza del diritto.

In quest’ottica, come hanno tenuto a precisare il Presidente del CEA dell’Università di Catania Sergio Palazzo e la Delegata alla Didattica Bianca Lombardo e come ha pure rimarcato il Presidente della Consulta degli Studenti Livio Oliva, il “fascicolo elettronico” unico per docenti e studenti potrebbe costituire una rilevante opportunità per la comunità accademica dell’Università di Catania, nella misura in cui l’Ateneo aderirà prontamente, come hanno già fatto altre Università ed altre amministrazioni pubbliche, al sistema SPiD promosso dal Governo italiano, rendendo così più accessibili tutti i servizi amministrativi e didattici che attualmente offre ai propri utenti interni.

Send a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *