Arte: Graziella Torrisi tra colori, equilibrio e ispirazione

Arte: Graziella Torrisi tra colori, equilibrio e ispirazione

di Mario Pafumi       

Graziella Torrisi, etnea di Zafferana, siciliana vera e lungimirante, appartiene a quel gruppo di pittrici che con grande intelligenza e sensibilità fanno del proprio mondo interiore un universo carico di umori poetici e di ricchezza psicologica, che si materializza nelle sue coloratissime opere.

La pittura di Graziella Torrisi è in continua evoluzione e lo si evince dai tratti caratterizzanti le sue opere nel tempo che, benché partano da sensazioni ed emozioni profonde, legate ad eventi esterni ed interiori, si ripercuotono psicologicamente nei suoi dipinti, richiamandone i motivi della genesi o meglio di quel processo evolutivo che – amalgamando gli elementi – finisce per coordinare nell’equilibrio quanto, al contatto visivo, impressiona il colore e all’impatto psicologico presenta di trascendentale, per ripercussioni emotive che all’imponderabile umano offrono forme e composizioni meditative, quali, ad esempio, l’olio su tela “Lara” del 1994, che colpisce per il profondo sentimento suscitato. 

Non c’è nelle opere di Graziella Torrisi forzatura stitilistica, ma una ricerca che coinvolga tanto la necessità di conoscere quanto la volontà di penetrare laddove il mistero opera come percezione. 

E’ l’impressione e nello stesso tempo la realtà che traspare dalla staticità raccolta di figure umane, come una coppia innamorata(Cuori di San Valentino, 2015) o di un momento intimo come l’allattamento (Maternità con biscotti a cuore, 2015). Figure coinvolte e travolte nell’intensità di un pensare che tende “a scoprire”, “a capire”. 

E’ nella suggestione delle luci e dei colori che si compie l’universo pittorico dell’artista e la sua necessità di conoscere, di essere, di esistere ed anche di volere. 

La realizzazione pittorica di quella che potremmo definire una narrazione trascendentale si lega e sorregge nell’immagine della “Madonna delle Grazie, 1997” che si ripete in effige umana o in composizione allegorica, dimostrando come Graziella Torrisi senta e percepisca la verità che la circonda sotto un aspetto profondamente umano. La stessa verità che dovrebbe legare ogni essere al mondo che lo circonda e spingerlo verso la speranza e la ricerca, a quel credo che si soggettivizza alla sensibilità , alla struttura etica e sociale che distingue e caratterizza ciascuno di noi.

I colori rifuggono ogni imitazione. Spaziano, irrompono, esplodono secondo quelle percezioni improvvise che offrono all’artista la motivazione di un soggetto, la figurazione di un’emozione. Una sensibilità pittorica che interessa anche la paesaggistica dove la forma, la conformazione dell’ambiente improvvisano effetti ed estri che invigoriscono il contenuto figurativo. Graziella Torrisi non ricerca il colore, lo capta, lo esprime, lo inserisce in ogni opera con la spontaneità di un suggerimento che si matura in lei nello stesso istante in cui ogni emozione diventa immagine e ogni immagine una realtà interiore. 

Non è facile scandagliare il fondo che fermenta d’arte e il subcosciente che alimenta l’ispirazione di Graziella Torrisi. Emerge, tuttavia, il ribollire di una necessità espressiva di esternazione che sin d’ora promette creazioni maggiori ed un sempre più intenso ed efficace esprimersi in pittura e per la pittura.

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