Catania, ordine pubblico: è allarme rosso

Catania, ordine pubblico: è allarme rosso

Riceviamo e pubblichiamo.

CATANIA – Questa segreteria provinciale è venuta a conoscenza che alcuni giorni fa una pattuglia a cavallo della Polstato, mentre transitava per il degradato rione di San Berillo in ordinaria attività di controllo del territorio, è stata affrontata da alcuni extracomunitari i quali, brandendo delle mazze e delle bottiglie di vetro infrante allo
scopo, hanno rivolto delle gravi e reiterate minacce ai poliziotti operanti.
Tali gesti inconsulti, a quanto pare, sarebbero stati causati dal fatto che l’attenzione dei due scrupolosi colleghi sarebbe stata attratta dalla constatazione dell’avvenuto approntamento sulla pubblica via di quel sito, di alcune baracche adibite, l’una a sala da barba e l’altra, addirittura, a chiosco bar per vendita di superalcolici.
A seguito di richiesta di ausilio dei due operatori di polizia, affluivano tempestivamente sul posto altri equipaggi che tuttavia, ci è stato riferito, hanno dovuto mordere il freno in quanto avrebbero ricevuto l’ordine di affiancare i colleghi minacciati solo per un opportuno disimpegno da quei luoghi!
Avremmo anche potuto comprendere che la ritirata in questione fosse stata strategica, cioè prodromica ad un successivo intervento in forze che scoraggiasse, per il futuro, condotte emulative da parte di tutti quegli ambigui personaggi che abitano il rione di cui si parla, ma ad oggi così non è stato e, a quanto pare, non si è ancora ritenuto opportuno identificare e assicurare alla giustizia quegli individui che hanno posto in essere una gravissima e inammissibile intimidazione contro i nostri poliziotti.
La descrizione dei fatti integra, in sé, una pletora di reati dinanzi ai quali lo Stato, al momento della redazione del presente comunicato, ha semplicemente battuto in ritirata senza accennare a quella reazione che dovrebbe essere un atto dovuto, tanto per la difesa del prestigio della Polizia di Stato, quanto per la difesa della collettività tutta.
In considerazione del fatto che l’episodio descritto, mai riportato dagli organi di stampa, si è verificato diversi giorni prima dell’aggressione patita da un ventitreenne al lungomare, ci rammarica rilevare che se si fosse attuata per tempo una reazione istituzionale adeguata, mediante l’effettuazione di un’attività di controllo straordinario del territorio su vasta scala, forse la proditoria e rovinosa spinta a quell’inerme giovane che transitava pacificamente a bordo di monopattino in viale Ruggero di Lauria si sarebbe potuta evitare.
Auspichiamo che la nostra denuncia sia presa nella dovuta considerazione affinchè chi di dovere prenda coscienza che a Catania non vige quella serenità che a tutti i costi si vorrebbe far apparire immanente, ma si è, invece, in una situazione di emergenza criminalità di cui si dovrebbe prendere consapevolezza e coscienza.

IL SEGRETARIO GENERALE PROVINCIALE DEL MOVIMENTO POLIZIOTTI DEMOCRATICI E RIFORMISTI
Dr. Marcello Rodano

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