Zona industriale, il ponte dell' 8^ strada emblema del degrado

 

 

 

 

D.L.P.

CATANIA  –  Un ponte, circondato dai rifiuti, col guard rail divelto, che necessità di interventi di manutenzione, ancora non quantificati. Un pericolo per gli utenti e, soprattutto, una sintesi evidente del degrado che sembra essere la caratteristica della Zona industriale di Pantano d’Arci. Un cavalcavia che viene quotidianamente percorso, sopra e sotto, da migliaia di mezzi a due e quattro ruote, autocarri e articolati che mettono a dura prova, giorno dopo giorno, la solidità della struttura. L’ultimo rattoppo sono le transenne collocate, alla meno peggio, sul ponte per segnalare il pericolo della sbarra di protezione squarciata verso l’esterno, sicuramente in seguito all’impatto di un mezzo pesante.  “E’ da più di un mese che buona parte del lato esterno del ponte sull’ 8^ strada è in queste condizioni di pericolo – racconta il segretario provinciale della federazione Ugl metalmeccanici, Angelo Mazzeo – che non solo contribuisce ad incrementare il senso di insicurezza, ma mortifica ulteriormente l’intera area. Noi, come lavoratori ed imprese, ci sentiamo abbandonati da chi dovrebbe gestire la manutenzione ed il decoro del sito. Nessuna notizia, da quest’estate ad oggi, sulla sorte del cavalcavia ammalorato. Ancora attendiamo un sopralluogo per comprendere se la struttura necessita soltanto di un intervento di rafforzamento e restyling o deve essere abbattuta. Deve prima morire qualcuno per muoversi qualcosa?”, chiede Mazzeo che evidenzia come il problema strade sia in cima alla lista tra i tanti che da decenni penalizzano l’intera area e non sono certo stati risolti con gli interventi tampone delle scorse settimane. “L’ Irsap comunque , dopo una lunga assenza, è tornato ad occuparsi dei problemi del sito produttivo anche grazie ai nuovi input trasmessi di recente dal governo regionale. Comprendiamo anche la questione legata al dissesto  del Comune, ma ciò non può di certo servire a giustificare la mancanza di confronto e concertazione che abbiamo sempre chiesto fin dai tempi della campagna elettorale”, aggiunge Mazzeo. Per l’Ugl è necessario che la Regione, anche in relazione alla riforma delle Città metropolitane, possa individuare un sistema di coordinamento per quanto riguarda le attività sulle aree industriali, come quella di Pantano d’Arci, una delle più importanti del Sud Italia, per  garantire innanzitutto la sicurezza dei lavoratori e poi l’efficienza e il decoro del sito, dove operano migliaia di addetti e aziende d’eccellenza che possono contribuire ulteriormente a ridurre il gap economico col resto del Paese.

Dal Giornale di Sicilia

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