Catania è sul baratro

Catania è sul baratro

CATANIA –  “Provvedimenti urgentissimi o per Catania sarà il baratro”. Si può sintetizzare così il contenuto della lettera che il sindaco di Catania, Salvo Pogliese, ha inviato al premier Giuseppe Conte.  Un vero e proprio “S.O.S.” istituzionale che ha anticipato l’esito dell’incontro in corso ieri mattina in Prefettura e precede la grande manifestazione organizzata dai sindacati per domani mattina, in piazza Università.  A causa del dissesto dai primi di giugno non sarà più possibile effettuare alcun pagamento, anche gli stipendi di circa 6.000 dipendenti tra diretti, partecipate e cooperative sociali diventeranno un miraggio.

“Un’oggettiva condizione di stallo che va immediatamente rimossa con indefettibili interventi di sostegno alla settima città capoluogo di area metropolitana d’Italia, che sta pagando un pesantissimo tributo al passato; anche per evitare il concreto rischio, purtroppo ormai vicino, che questo disagio si trasformi in una drammatica questione di sicurezza sociale”, scrive il sindaco Pogliese  al premier Conte aggiungendo che  “nessuna concreta misura è stata ancora adottata, aggravando una situazione divenuta ormai insostenibile”. Il sindaco chiede, quindi: la sospensione per l’arco temporale del dissesto delle rate di mutui e delle anticipazioni ricevute da Mef e Cassa Depositi e Prestiti con rinegoziazione successiva degli interessi; conferma degli ulteriori 2/12 dell’anticipazione di cassa fino a completamento del risanamento; nuove entrate dirette come avvenuto per Roma Capitale; la Tari nella bolletta elettrica per garantire una riscossione certa) solo per citare le principali.

“Non siamo disposti ad accettare ancora promesse fatue dal governo nazionale e da quello regionale – dichiarano Rota, Attanasio, Meli e Musumeci, segretari generali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl -. Con la manifestazione di domani vogliamo offrire, in modo composto ma duro, la cifra della rabbia dei catanesi che non chiedono elemosine, ma pari opportunità.  L’Amministrazione comunale faccia ascoltare con coraggio e durezza la voce dei catanesi nei Palazzi della politica. A Roma come a Palermo”. Sulla lettera del sindaco  Pogliese al premier  Conte intervengono le parlamentari catanesi del M5s Nunzia Catalfo, Tiziana Drago e Simona Suriano.: “Chi ha causato il dissesto è una classe politica, trasversale di destra e di sinistra, che ha nomi e cognomi precisi e siamo felici che la Procura stia indagando. Però adesso il Comune di Catania deve dimostrare un cambio di passo: dalla gestione rifiuti sino alla bassissima capacità di riscossione”.

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