Recentemente il giornalista aveva pesantemente criticato sulle colonne del giornale online Laspiapress, il gip Francesca Cercone che aveva disposto la custodia cautelare in carcere per Adolfo Maria Messina, ex presidente della Pubbliservizi, e direttore del sito QT di Sicilia, coinvolto in una indagine su presunti appalti truccati e corruzione. Un articolo per il quale la Giunta distrettuale di Catania dell’Associazione nazionale magistrati aveva espresso “profonda indignazione”, sollecitando l’intervento dell’Ordine dei Giornalisti affinchè adottasse provvedimenti disciplinari.
Il Gruppo siciliano dell’Unci, Unione nazionale cronisti italiani, nell’affermare la totale autonomia dei giornalisti a decidere sul piano disciplinare dei propri iscritti, valuta la condanna di De Luca un chiaro segnale d’allarme per tutta la categoria e, in un’ottica di dialogo e serena collaborazione, invita l’Ordine dei Giornalisti ad una piena ed efficace vigilanza su chi, in evidente ed a volte criminale conflitto di interessi, fa un uso non propriamente limpido dei mezzi d’informazione.