Giarre: netturbini in sciopero, il Comune paga in ritardo


 
 
 

GIARRE – Città sporca. Immondizie agli ingressi delle abitazioni. Allarme da parte dei cittadini. Alla base della situazione la protesta dei netturbini della Ditta Dusty, da due mesi senza stipendio, con situazioni familiari personali gravissime. Stamattina gli operai hanno assediato il Municipio è minacciato l’occupazione. L’amministrazione comunale ha informato la cittadinanza con un laconico comunicato alla stampa nel tardo pomeriggio di oggi. “Oggi non è stato effettuato il servizio di raccolta differenziata – dice la nota – in quanto risulta in atto uno sciopero dei lavoratori della Ditta Dusty a seguito mancato pagamento degli stipendi riferiti ai mesi di gennaio e febbraio 2018. Tale disservizio, perdurando lo stato di agitazione, potrebbe verificarsi anche nei prossimi giorni. Per tale motivo, stamane, una folta rappresentanza dei lavoratori ha incontrato il sindaco di Giarre Angelo D’Anna al quale è stato chiesto di mettere in atto ogni possibile sforzo per consentire il pagamento di tali emolumenti”. Al termine dell’incontro il sindaco, Angelo D’Anna, ha contattato l’azienda Dusty per addivenire ad una positiva soluzione della vertenza ed ha rilasciato la seguente dichiarazione: “le fatture da pagare alla ditta Dusty si riferiscono alle mensilità di novembre, dicembre 2017 e gennaio 2018. Non appena superata la problematica con la Tesoreria Comunale, abbiamo da subito regolarizzato il pagamento della fattura relativa al servizio effettuato nel mese di novembre 2017 (che avrà valuta il 14 marzo p.v.) e nei prossimi giorni si provvederà al pagamento del mese di Dicembre 2017. Pertanto, in considerazione dei dei pagamenti già effettuati e tenuto conto che la ditta attualmente ha anticipato le somme per gli emolumenti del mese di Dicembre 2017, auspichiamo il pagamento degli stipendi ai lavoratori nei termini previsti dal contratto d’appalto e la sospensione dello sciopero, nell’interesse della cittadinanza. Contestualmente si è provveduto ad interessare il Prefetto di Catania affinchè possa svolgere una funzione di mediazione sulla vicenda, che rischia di compromettere il corretto svolgimento del servizio di raccolta differenziata con impatti negativi sulla cittadinanza”. Una storia infinita, che puntualmente e periodicamente si ripete.

Mario Pafumi

Send a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *