L'identikit del nuovo allenatore


 
 
 

CATANIA – E’ cominciato il toto allenatore e non potrebbe essere diversamente. Nelle ultime due stagioni le scelte operate dalla società non si sono dimostrate vincenti. Ci sono le attenuanti di due campionati cominciati con l’handicap della penalizzazione, che ha certamente inciso sul morale della squadra e sulla necessità di programmare una preparazione che desse risultati subito per colmare in tempi brevissimi il divario con le altre squadre. Ma al di là di questi fattori, non certo, secondari, Pancaro e Moriero prima, Rigoli, Petrone e Pulvirenti dopo, non sono mai riusciti a dare una precisa fisionomia al gruppo, a trasformare un insieme di calciatori in una vera squadra. Gioco sempre macchinoso, individualità incapaci di esprimersi al meglio, gruppo senza grande coesione e carattere.

Gli allenatori trasmettono molto del loro carattere alla squadra, oltre che ovviamente cercare di farla giocare come vorrebbero. Ma questa simbiosi panchina-campo non c’è da fin troppi campionati ormai.

Pietro Lo Monaco, in una delle sue ultime apparizioni stagionali in sala stampa, aveva annunciato che per quanto riguardava la prossima stagione c’erano già due nuovi punti fermi. Ciccio Lodi in campo, con compiti di regia e di sfruttare al meglio i calcio piazzati, e l’allenatore, sul quale ovviamente non ha fatto alcuna anticipazione.

Radiopanchina rilancia una voce di corridoio su chi potrebbe essere il tecnico del Catania nella prossima stagione. L’identikit corrisponde ai requisiti generali che piacciono a Lo Monaco: giovane, vincente, motivato e ambizioso, conoscitore della categoria. Mettendo insieme questi parametri viene fuori il profilo di Antonio Calabro, 41 anni, tecnico della Virtus Francavilla che ha lanciato fino al quinto posto, mentre l’obiettivo di inizio stagione era evitare i play out. Tecnico preparato, gran lavoratore, Calabro, pugliese di nascita, ha portato la Virus Francavilla dall’eccellenza ala Lega pro grazie a due promozioni consecutive e da matricola si è piazzato in un’ ottima posizione per i play off promozione. La sua filosofia calcistica si concretizza nel 3-5-2 che difficilmente snatura, se non per adeguarlo in circostanze particolari alle caratteristiche dell’avversario. Calabro, tra l’altro, riesce a valorizzare al meglio le potenzialità dei suoi atleti, mettendoli nelle condizioni di esprimersi al massimo, tanto che alcuni atleti che erano in Eccellenza con lui sono cresciuti gradualmente tanto da essere elementi importanti anche in terza serie.

Un primo pour parler con l’amministratore delegato Pietro Lo Monaco ci sarebbe stato già nei giorni scorsi, un primo sondaggio per valutare programmi del tecnico e disponibilità, considerato che anche il Cosenza si è fatto avanti. Un problema è il rapporto contrattuale di Calabro con la sua attuale società di appartenenza: è vincolato per i prossimi due anni, ma già avrebbe manifestato la voglia di cambiare aria, pur felicissimo del rapporto con la società, la squadra e l’ambiente.

Ma sicuramente anche altri mister sono sotto la lente di in gradimento di Pietro lo Monaco, primo tra tutti Andrea Sottil, che ha fatto benissimo con il Siracusa e, in quanto ex rossazzurro, può contare su una chance in più perché conosce l’ambiente e la piazza rispetto ad un collega pari quotato. Anche Robertino De Zerbi, protagonista del catania della promozione con Pasquale marino, è uno dei desideri di Lo Monaco, ma l’ex fantasista etneo è già stato su panchina importanti come Foggia e Palermo e probabilmente cerca una collocazione al limite in serie B. Tra i giovani tecnici c’è anche quel Cristiano Lucarelli, che si è fatto notare a Messina e, soprattutto, ha valorizzato atleti che sono ancora tesserati per il Catania.

Daniele Lo Porto

Dal Giornale di Sicilia

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