Amministrative: Musumeci soddisfatto, ma Miccichè lo rimprovera

PALERMO – “Il voto di domenica in Sicilia premia la coalizione del governo regionale. Il centrodestra unito vince senza troppa difficoltà in grossi e piccoli centri, da Catania a Ventimiglia, andando quasi ovunque al ballottaggio con i propri candidati a sindaco. Serve adesso un sereno confronto al di là dello Stretto per tentare di definire una strategia unitaria del centrodestra nei confronti del governo centrale”, lo ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.

“Gli iettatori erano già pronti a scommettere che la barca sarebbe affondata e invece si ritrovano davanti l’Amerigo Vespucci. Forza Italia in Sicilia resta il baricentro dell’intera coalizione e grazie ai suoi numeri consegna le chiavi di alcuni dei municipi siciliani più importanti al centrodestra”. Così Gianfranco Miccichè, commissario di Forza Italia in Sicilia, a commento del voto. “Se il partito del Presidente Musumeci avesse organicamente fatto parte della coalizione – continua Miccichè – avremmo ottenuto anche qualcosa in più. Indicativo, infine, il dato complessivo dei partiti dell’alleanza di Governo nazionale: un misero 10%. La sola Lega il 2%”.

“Un risultato sicuramente positivo. Il raffronto con le amministrative degli anni passati racconta di un Movimento in continua crescita, che conquista un altro Comune (Pantelleria), lotta per conquistarne un secondo (Acireale) e per confermarne un terzo (Ragusa) e intanto piazza oltre 50 consiglieri comunali all’interno di importanti amministrazioni, anche dove non eravamo presenti, come a Catania, Acireale e Messina. In quest’ultimo Comune  entriamo in forze, con 7 o addirittura 9 consiglieri. L’errore è confrontare i dati di oggi col boom delle politiche, dove sono in gioco dinamiche completamente diverse e il voto d’opinione riesce a farsi spazio a differenza di quanto accade nelle comunali”.  Commenta in questo modo il voto delle amministrative, il capogruppo del Movimento 5 stelle all’Ars, Valentina Zafarana che non ci sta assolutamente a parlare di flop in questa tornata elettorale e stoppa sul nascere chi in questo appuntamento  con le urne prova a vedere l’inizio della parabola discendente del M5S.
“Anche nel 2013, dopo gli ottimi risultati delle regionali e delle politiche ‘ afferma –  ci fu chi si apprestò a vaticinare l’inizio della fine del M5S, salvo poi essere clamorosamente smentito dalle regionali dello scorso anno e, soprattutto, dalle recenti politiche che ancora bruciano sulla pelle di tutti gli schieramenti politici”
“Rispetto al 2013 – continua la deputata – abbiamo aumentato mediamente la percentuale dei voti ottenuti almeno del 20 per cento, con punte di incremento in alcuni Comuni addirittura del 33 per cento. Se questi sono numeri di una forza politica in crisi… E c’è sempre da tenere conto la legge elettorale che non ci favorisce certamente  e il fatto di doverci confrontare ad ogni tornata con raggruppamenti di liste che mettono assieme decine e decine di candidati”.

 

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