Caltagirone, l'Anatomia patologica del Gravina, eccellenza della sanità

Caltagirone, l'Anatomia patologica del Gravina, eccellenza della sanità

CALTAGIRONE – Il sindaco Gino Ioppolo, accompagnato dall’assessore Antonino Navanzino, ha visitato stamani, al secondo piano dell’edificio “Clementi”, l’Uoc (Unità operativa complessa) di Anatomia patologica dell’ospedale “Gravina” di Caltagirone (responsabile il dr. Filippo Fraggetta), che riceve e analizza i pezzi operatori e le biopsie provenienti da tutti i presidi ospedalieri facenti capo all’Asp di Catania e allo screening cervico-vaginale. In particolare il primo cittadino e l’assessore hanno avuto modo di apprezzare la qualità del lavoro svolto dal Laboratorio di diagnostica molecolare, che rientra nel piano di potenziamento dei laboratori disposto dall’Asp per fare fronte all’emergenza – Covid e che al momento assicura l’esecuzione di circa 200 test molecolari Covid giornalieri provenienti dai presidi di Caltagirone e Militello e dall’attività delle Usca di Caltagirone e Palagonia, i cui dati vengono trasmessi in tempo reale all’assessorato regionale delle Salute e alle altre autorità competenti. Le “macchine” di ultima generazione consentono, infatti, di lavorare sino a 96 campioni contemporaneamente. Questo, come evidenziato dai sanitari durante la visita, rappresenta un ulteriore passo avanti per la sanità provinciale che, attraverso un percorso di qualità (il laboratorio si sottopone ai controlli del Crq regionale e di Emqn), ambisce a soddisfare le esigenze sanitarie con strumenti e standard di sempre più alto livello.

“Abbiamo conosciuto più da vicino – ha dichiarato il sindaco Ioppolo – una realtà d’eccellenza, che dimostra come volontà, competenza e professionalità siano spesso il segreto per far funzionare al meglio strutture e apparecchiature come queste, che in questa fase di pandemia trovano il loro maggiore impiego, ma che possono e devono rappresentare un efficace investimento per il futuro del nostro ospedale”. Attraverso una programmazione coordinata tra la direzione strategica dell’Azienda e la direzione sanitaria dell’ospedale calatino, l’Anatomia patologica è stata fortemente innovata. Il servizio è totalmente tracciato (con barcode 2D) in accordo alle linee guida ministeriali sull’anatomia patologica ed è, tra le poche, completamente “digitale”. In questo percorso di crescita, il servizio di Anatomia patologica, come si rileva in ambienti sanitari, si è dotato di strumenti di ultima generazione (coloritori, scanner per vetrini, sistemi di archiviazione), cominciando a implementare la pianta organica con personale dirigente e non. Il “modello Caltagirone” è riconosciuto oltre i confini dell’Isola tanto da essere stato presentato nel novembre scorso alla Società Europea di Digital Patology.

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