Gli incendi spenti con le lacrime del coccodrillo Regione

Gli incendi spenti con le lacrime del coccodrillo Regione

PALERMO – “A ogni emergenza incendi, così come avviene nei casi sempre più ricorrenti di nubifragi, la Regione promette interventi. Parole. E neppure quelle che vorremmo sentire. Non basta puntare il dito sulla mancanza di coordinamento tra enti. Servono prevenzione e programmazione, che peraltro sono termini-chiave della nostra proposta di riforma forestale su cui attendiamo ancora segnali concreti dal governo Musumeci e dall’Ars”. Lo hanno dichiarato oggi, al termine di una riunione unitaria a Palermo, i segretari generali di Fai e Uila Sicilia Pierluigi Manca e Nino Marino insieme con il segretario generale della Flai Alfio Mannino, da pochi giorni anche alla guida della Cgil isolana.
I tre esponenti sindacali, facendo fra l’altro riferimento alle dichiarazioni rilasciate recentemente dal presidente della Regione Nello Musumeci sul rogo della Playa a Catania, hanno rivendicato “atti concreti” e commentato: “È incomprensibile il motivo per cui resta sempre confinata alla categoria degli annunci l’idea di una cabina di regia, indispensabile, affidata alla Protezione civile regionale che intanto sconta gravissime lacune di uomini e mezzi”.  Alfio Mannino, Pierluigi Manca e Nino Marino ricordano, quindi, l’adesione di oltre duecento amministrazioni comunali alla “Giornata SVEGLIAREGIONE! per la riforma forestale in Sicilia” promossa da Fai-Flai-Uila: “Con quella iniziativa, esaltante per partecipazione e straordinaria per contenuti, abbiamo rivendicato proprio prevenzione e programmazione – dichiarano i segretari generali delle tre organizzazioni di categoria – chiedendo la valorizzazione del patrimonio umano e professionale rappresentato dai lavoratori forestali”. Mannino, Manca e Marino aggiungono: “Gli esponenti delle istituzioni politiche regionali ci hanno francamente stufato con le loro lamentazioni del giorno dopo. Da almeno dieci anni chiediamo a tutti i Governi che si sono succeduti, a tutte le maggioranze regionali, una riorganizzazione del settore fondata sulla salvaguardia ambientale. Impiegare con continuità e lungimiranza i forestali nel servizio antincendio, metterli al servizio del territorio nella bonifica delle troppe aree pubbliche e private in stato di abbandono, è uno dei punti qualificanti della nostra proposta. Ma la Regione non fa nulla, tranne promettere un disegno di legge che sarebbe dovuto arrivare in tempi brevi e ancora non è neppure all’orizzonte. Adesso basta con le lacrime di coccodrillo, versate all’indomani di ogni disastro!”.

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