Violenza di genere: dalla Regione due milioni e mezzo di euro per le strutture di ospitalità

Violenza di genere: dalla Regione due milioni e mezzo di euro per le strutture di ospitalità
Il governo Musumeci, attraverso l’assessorato alla Famiglia ha stanziato due milioni e mezzo di euro per contributi alle associazioni e alle cooperative sociali che si occupano di contrasto alla violenza di genere. Sono stati già pubblicati – sul sito web della Regione Siciliana – i due bandi che  tengono conto dell’epidemia in corso. Verranno ammessi, inoltre, anche tutti gli interventi necessari alla prevenzione e al contrasto del Covid 19.

Il primo avviso, per un milione e mezzo di euro circa, è finalizzato alla concessione di finanziamenti per la gestione e l’implementazione di nuovi servizi delle case di accoglienza a indirizzo segreto e delle strutture di ospitalità in emergenza.  Il secondo, per un milione di euro, per destinare ai centri anti violenza e interventi di assistenza e sostegno alle donne vittime di violenza e ai loro figli minori o diversamente abili. «I contributi – spiega l’assessore alla Famiglia Antonio Scavone – permetteranno di supportare le strutture di ospitalità anche per le spese di implementazione di nuovi servizi che assicurino e mettano in atto il distanziamento sociale, quale forma principale di prevenzione e contrasto del Covid 19».

Tra le spese finanziabili legate all’emergenza coronavirus l’acquisto di: dispositivi di protezione individuale per utenti e personale, servizi di assistenza alle donne vittime di violenza conseguenti alle norme restrittive e di salvaguardia della salute pubblica, beni strumentali finalizzati alla comunicazione a distanza, tra utente e strutture, strutture tramite social media.

«Anche tutte le spese di gestione riconducibili al Covid 19, come quelle (vitto, alloggio e trasporto) per la presa in carico in emergenza delle vittime di violenza per il periodo di quarantena nelle strutture alberghiere o quelle relative alla sanificazione dei locali delle strutture di ospitalità.  In questo momento di convivenza forzata dobbiamo tenere alta l’attenzione per le donne vittime di violenza – prosegue l’assessore- e fornire ogni tipo di protezione e assistenza».

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