Giarre, intitolata al maestro di pallavolo Dino Contarino la palestra di via Rosolino Pilo

Giarre, intitolata al maestro di pallavolo Dino Contarino la palestra di via Rosolino Pilo

GIARRE –  “Da oggi questa non sarà più la palestra di via Rosolino Pilo, ma la palestra Dino Contarino. Un atto dovuto ad un concittadino che rappresentava un punto di riferimento per lo sport. Non è stato solo un atleta straordinario, un maestro per tante generazioni di giovani sportivi, ma anche un uomo che ha saputo aggregare i giovani ed educarli ad incarnare nella società i valori sani e puri dello sport e del vivere civile”. Queste, tra le altre, le parole che il sindaco di Giarre, Leonardo Cantarella ha pronunciato, sabato 17 giugno scorso, prima di svelare la targa di intitolazione assieme all’assessore allo sport Giuseppe Cavallaro e ai familiari del compianto Dino “Liborio” Contarino, di fronte ad un imponente e commosso gruppo di amici riunitisi per l’occasione, dopo aver osservato un minuto di silenzio in memoria. L’iter per arrivare all’intitolazione è partito circa tre anni fa, su iniziativa del colonnello Maurizio Cannavò, oggi comandante della polizia urbana di Ragusa, all’epoca dirigente a Giarre, ex pallavolista e amico di famiglia dei Contarino. L’intitolazione giunge dopo la pausa forzata dovuta alla pandemia da Covid. Molto belle le parole della nipote di Dino Contarino, Alessia Rosa, che ha sottolineato come “questa palestra per lui per anni è stata la sua seconda casa. Qui Dino ha dato a molti forza per affrontare le prove e allenare i cuori.”. Fabio ha voluto invece leggere il messaggio profondo di Giovanni Finocchiaro, pallavolista e giornalista sportivo, che per motivi di lavoro era assente.

“Tutte le volte che passiamo davanti alla palestra – ha testimoniato Finocchiaro – ci sembra di sentire il rimbombo dei palloni. E speriamo di scorgere la tua Lambretta parcheggiata qui, nel cortile. Dentro queste quattro mura hai fatto crescere generazioni di ragazzi, hai alimentato i nostri sogni, hai corretto i nostri errori. Hai fatto il padre ascoltando i problemi di chi, con le mille incertezze degli adolescenti, si affacciava alla vita. Siamo diventati più forti dentro, non solo in campo, perché avevamo una guida sicura,un allenatore che incuteva timore è rispetto e che fuori dal campo diventata un amico, un confidente, un fratello maggiore. Non parliamo di partite perché ne abbiamo vinte tante. Dalle sconfitte abbiamo imparato, ma quel che è rimasto dentro a tutta la tua squadra è l’impostazione che ci hai dato: rispetto, equilibrio, sincerità, amore per il prossimo, amicizia”.
Dino Contarino prematuramente scomparso a causa di una malattia che non perdona fu l’allenatore di generazioni di pallavolisti giarresi, il simbolo dei successi della Libertas Giarre. Un tecnico dai modi talora anche bruschi. Proprio per questo Contarino, che tutti chiamano rispettosamente ancora oggi il “prof”, ha forgiato atleti di successo. A cominciare dal fratello, Fabio, apprezzato giocatore di A2, presente insieme alla sorella Mariella, all’altro fratello Pinuccio, alla nipote Alessia Rosa e alla moglie di Dino Patrizia Pappalardo. I suoi metodi di allenamento erano molto duri, ma alla fine le sue squadre raccoglievano successi importanti. Soprattutto in campo giovanile, ma anche in Serie C. Fuori dall’orario di allenamento, Contarino si trasformava in buon amico, ascoltando i problemi dei suoi giocatori, aiutandoli a risolverli. Negli ultimi anni si è messo volontariamente da parte. Tutti quelli che lo hanno conosciuto ricordano in modo indelebile i suoi insegnamenti tattici che molti giovani allenatori di oggi dovrebbero tenere presenti. Dopo la cerimonia di svelatura della targa è seguito un inevitabile Amarcord e perfino delle mini partite per ricordare i tempi migliori, nel ricordo dell’indimenticabile Dino, “Liborio” Contarino.

Mario Pafumi

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