Migranti, ricollocamenti in altre nazioni: una beffa per l'Italia


 
 
 

BRUXELLES – “E’ un primo passo, certamente significativo e che abbiamo auspicato, che però non deve creare alcun alibi all’Europa: l’obiettivo è la modifica del trattato Dublino 3”: così l’europarlamentare di Forza Italia – Ppe, on. Salvo Pogliese, commenta il voto dell’Assemblea di Strasburgo con cui si chiede alla Commissione di avviare procedure di infrazione contro i paesi che non rispettano i loro obblighi legali in tema di ricollocamento dei richiedenti asilo in Italia e Grecia.

“Sul tema dell’immigrazione l’Europa si sta giocando una grande fetta di credibilità” prosegue il deputato siciliano, intervenuto a Strasburgo durante il dibattito sul ricollocamento dei migranti. “Ad oltre un anno e mezzo dall’avvio del piano di ricollocamenti solo 5.413 richiedenti asilo sono stati effettivamente ricollocati dall’Italia verso altri Stati Ue e questo non può essere consentito!”.

“Il Parlamento europeo in attesa della modifica di Dublino 3 aveva auspicato che si applicasse un principio solidaristico tra tutti gli Stati membri non lasciando sole l’Italia e la Grecia nell’affrontare flussi migratori epocali” ricorda l’on. Pogliese, componente sostituto della Commissione Libe.

“Ad un anno e mezzo di distanza, è paradossale commentare questi dati: 18mila ricollocati dall’Italia e dalla Grecia, che rappresentano l’11% dell’obiettivo che era stato prefissato di 160mila ricollocamenti complessivi” afferma ancora l’on. Pogliese. “È stato chiesto all’Italia di fare uno sforzo aggiuntivo sul tema dell’identificazione cosa che è avvenuta e non è possibile sopportare l’azione di altri paesi che sembrano essere totalmente disinteressati”, chiude l’on. Pogliese.

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