Moto Tour dell’Etna, una festa biker

 | Salvo Reitano |

Oltre centocinquanta motociclisti, provenienti da tutte le provincie della Sicilia orientale, hanno preso parte alla seconda edizione del Manganaro Moto Tour dell’Etna. Nemmeno il cielo plumbeo di questo bizzarro settembre è riuscito a fermare la passione e l’amore per le due ruote dei partecipanti.Organizzata da Giuseppe Manganaro, concessionario ufficiale della Honda e centro specializzato in abbigliamento e accessori motociclistici, con il supporto di Marco Suraniti, la manifestazione ha fatto registrare la fattiva collaborazione del Bikers Club “Iemufurriannu” di Catania e del Glads Motorgroup di Messina capitanato dal vulcanico presidente Santi Amante, da tutti conosciuto come “il santo”.
Il presidente emerito di “Iemufurriannu” e anima del gruppo, Nino D’Agata, insieme al presidente Guglielmo Amore non hanno lasciato nulla al caso: dalle autorizzazioni per il parcheggio in zone off limits, alle comunicazioni alla polizia municipale, dal giro di prova del percorso alla gestione coordinata tra le staffete.
Un tour di circa 85 km tra le più belle strade dell’Etna, attraverso spettacolari scenari della fitta macchia mediterranea.
Il primo gruppo, partito da Catania, ha raggiunto il casello di Fiumefreddo di Sicilia percorrendo l’autostrada per congiungersi ai bikers provenienti dal messinese.
Insieme, guidati dalle brave ed esperte staffette di “Iemufurriannu”. hanno iniziato la salita accarezzando le colline, tra i tornanti ed i terrazzamenti che si arrampicano verso il vulcano attraversando i paesi di Piedimonte Etneo e Linguaglossa, da dove inizia la “Strada del vino dell’Etna, fino a raggiungere Fornazzo.
Poi la discesa verso a Milo, per fare tappa nel millenario leccio alto 29 metri e con il tronco del diametro di 10, una bellezza spettacolare della natura, e giù  fino a Zafferana Etnea. Imboccando la via della montagna il gruppo ha affrontato la risalita verso il vulcano fino a raggiungere i 1.910 metri. di quota del Rifugio Sapienza, il punto più alto del percorso.
Qui finalmente i motociclisti hanno effettuato una sosta per la tradizionale foto di gruppo e aperitivo rinforzato offerto a tutti i partecipanti dalla concessionaria Manganaro che ha anche sorteggiato alcuni gadget che sono stati consegnati ai fortunati vincitori.
Nemmeno il tempo di ringraziare e tutti di nuovo in sella per affrontare la strada in mezzo ai Monti Rossi dei crateri del 1669. Scendendo dalla SP92, il gruppo ha raggiunto Nicolosi considerata la porta d’entrata dell’Etna. Ultimo giro di gas attraversato i paesi di Pedara, San Giovanni La Punta fino a San Gregorio di Catania, per partecipare come ospiti al primo Festival delle eccellenze vulcaniche Etna Made. Un evento che ha permesso ai partecipanti del Manganato Moto Tour di gustare e assaporare i prodotti del territorio: dalle birre artigianali, ai vini e alla gastronomia.
La giornata si è conclusa a tempo di musica rock con il concerto dei Pink Style, una tra le più interessanti tribute band che dal vivo  sono riusciti a ricreare l’atmosfera unica e coinvolgente della musica scritta dai Pink Floyd.
“Il secondo Manganaro Moto Tour è stato un grande successo – ha detto con soddisfazione Nino D’agata presidente emerito di “Iemufurriannu” – perché abbiamo lavorato tutti in perfetta sintonia”.
“E’ andato come avevamo programmato – prosegue –  e devo ringraziare quanti si sono impegnati per la riuscita di questo evento perché hanno svolto un lavoro eccellente lungo tutta la strada. Non era facile condurre, per le salite e le discese intorno all’Etna,  un gruppo di oltre 100 moto e non omogeneo per tipo di veicoli.
“Un ringraziamento particolare va al sindaco di San Gregorio Carmelo Corsaro e al consigliere comunale Massimo Paternò – continua D’Agata – per il supporto e l’accoglienza che ci hanno riservato”.
“Se Giuseppe Manganaro – conclude – deciderà di ripetere l’evento negli anni a venire, troverà un valido supporto da parte del moto club “Iemufurriannu” pronto a coinvolgere non solo i propri soci ma anche gli amici motociclisti di tutta la regione per dimostrare che l’Etna è un percorso ideale per il mototurismo”.

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