NICOLOSI – Un appuntamento importante, necessario, giunto alla sua quarta edizione, Il rosso delle donne: riflessioni, musica &danza nasce con l’intento di sensibilizzare le coscienze in una epoca così lontana dall’umanità e dall’empatia, in cui la violenza sulle donne è un bollettino di guerra. Donne uccise per vendetta, gelosia, per “troppo amore”, affermano spesso i carnefici. Serve schierarsi e scegliere di urlarlo quel no che troppo spesso, se omesso o appena sussurrato, diventa l’arma del carnefice.
Occorre puntare sull’informazione, spiegare ai giovani che l’ossessione, il possesso non è amore. Che non siamo ostaggi dei capricci di nessuno e che serve denunciare tutto ciò che deturpa il nostro corpo, la nostra anima.
Il rosso delle donne ideato e voluto fortemente da Vera Squatrito è dedicato alla figlia Giordana Di Stefano: 20 anni, mamma e danzatrice. Uccisa il 7 ottobre 2015 da Antonio Luca Priolo con 48 coltellate e in memoria di tutte le donne vittime di violenza.
Come ogni anno ci saranno momenti di riflessione, danza e musica che daranno vita a uno spettacolo che vuole raggiungere i giovani, gli uomini e le donne attraverso l’informazione e la musica: l’appuntamento è per stasera alla villa comunale di Nicolosi, alle 20.30. Durante la serata, presentata da Sandra Russo, interverranno: il professore Mario Giunta dell’associazione “Piccolo principe” e altre associazioni antiviolenza che operano nel territorio.
Ci saranno, inoltre, dei momenti musicali a cura di alcuni ospiti che desiderano condividere un messaggio importante contro ogni forma di violenza: Il tenore Giovanni Abbadessa, l’attrice Flavia Angioni, la Sicania West Country Line Dance, il musicista Armando Xibilia e i Cut Lish Shen Project.
“Ciò che mi rende felice è la partecipazione di tutti gli artisti – spiega Vera Squatrito – che con la loro arte vogliono sostenermi e supportarmi senza alcun compenso, ma solo gridare insieme a me alla non violenza. Il Rosso delle donne, il colore dell’amore e della forza. Perché il peggior nemico dell’essere umano è la paura, quella che non ti fa reagire e annulla la vita offrendo così la possibilità ai maltrattanti di toglierti la vita. Questo è il messaggio che voglio dare a tutte le donne. Ogni giorno, in questa mia lotta che non avrà mai fine”.
Un evento che diventa un coro ed ha l’intento di dare voce a chi non ne ha più, una voce sottratta brutalmente da chi ha usato la parola amore per uccidere.
