Rugby, l'Amatori Catania si prepara alla Serie A

 

 

Daniele Lo Porto

CATANIA – Suona la campanella di inizio stagione anche per l’Amatori rugby Catania che si appresta a disputare il campionato di Serie A. Un risultato straordinario per i biancorossi che appena cinque anni fa, in seguito alla morte di Benito Paolone, cervello, corpo e anima della palla ovale catanese, erano falliti e scomparsi dalla scena rugbystica nazionale. Organico in piena evoluzione, tra conferme e trattative in corso, convocato lunedì prossimo, alle 18,00 al “Benito Paolone”, il campo numero due del Santa Maria Goretti, perché il primo, al momento, non è praticabile “ma l’Amministrazione comunale ci è venuta incontro per sistemarlo – ci anticipa il tram manager Max Vinti -, ma sicuramente disputeremo le prime partite di campionato in campo neutro”.

Nel roster ci sarà Salvo Garozzo, confermati i giocatori del pacchetto di mischia: Antonino Palmieri sarà ancora una colonna fondamentale della formazione etnea, insieme alla freschezza esuberante e al talento di Samuele Sapuppo chiamato quest’anno alla grande prova di maturità. Tra le conferme anche “mister meta” per eccellenza, la sostanza negli ultimi metri firmata da Giuseppe Cosentino e la forza tenace e costante unita al sacrificio di Alessandro Florio. Cristian Ardito, Achraf Hliwa, Giuseppe Giarlotta e Gabriele “Gabbo” Guglielmino saranno ancora colonne portanti della formazione etnea. Un riconoscimento importante per giocatori dal dna Amatori, pronti anche loro alla loro sfida personale chiamata Serie A. Ingaggiato nelle ultime ore il ventisettenne argentino German Matuk, trattative in corso per un seconda linea. In arrivo anche la conferma di Nino Arrigo, nella foto.

Settimane intense, quindi, di lavoro per tutto il gruppo dirigente, dal presidente Guido Sciacca, all’amministratore delegato Riccardo Stazzone, ai dirigenti Pippo Puglisi e Salvo Pezzano, ai coach Ezio Vittorio e Giuseppe Costantino, al preparatore atletico Stefano Di Tunisi. L’obiettivo della prossima stagione è la salvezza tranquilla, ambientarsi alla categoria e gradualmente prepararsi al salto nella “top 12”, entro tre anni. Un ambizioso progetto agonistico, ma senza dimenticare l’attività sociale che fa parte del dna dell’Amatori da sempre. Quest’anno i rapporti con le scuole e con i piccoli aspiranti rugbysti saranno affidati a Turi Giammellaro, storia vivente della società biancorossa, e alla professoressa Santa Russo, che saranno impegnati sul territorio nella formazione non solo sportiva di giovanissimi atleti. Che potranno dare continuità all’Amatori rugby Catania.

Dal Giornale di Sicilia.

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