Si chiama arancinu e tutti contenti, il "compromesso di Catania"


 

CATANIA – Clamore e preoccupazione aveva provocato già da tempo la denominazione da parte della pasticceria Savia didi un prodotto la cui paternità è contesa tra Palermo e Catania e, di conseguenza, anche la correttezza del nome. Arancina a Palermo, arancino a Catania, ma sul bancone della storica tavola calda appariva “arancina”, creando disorientamento e, in alcuni casi, malumori da parte della clientela indigena. Nessun problema, invece, per gli ignari consumatori di Pordenone e di Tokyo che vi si recavano richiamati dalla fame  e, soprattutto,  dalla fama internazionale del prodotto tipico siciliano.

Alla fine, per evitare musi lunghi, in gran parte per consumare l’arancino con la punta rivolta verso il basso, ma anche per esprimere delusione per quella denominazione che sa tanto di globalizzazione la direzione di Savia ha partorito una decisione salomonica: si chiama “arancinu”.

“Questo è stato ottenuto grazie all’intervento del gruppo Catania metropoli del mediterraneo. Ieri ho scritto alla Pasticceria Savia chiedendo la motivazione del termine arancina. Gentilmente mi hanno risposto dicendo che ciò era legato alla tradizione del loro nonno che li chiamava così e che loro volevano rispettare. Di poi ha spedito altro messaggio chiedendo una soluzione di compromesso che potesse, da un lato rispettare la tradizione di famiglia, e dall’altro non costituire motivo di insoddisfazione da parte dei tanti catanesi amanti del loro termine arancino. Ho fatto notare, infatti che, per chi non conoscesse la loro motivazione, la permanenza del termine poteva sembrare acquiescenza al significato ed al termine in uso nel palermitano e proprio ( ironia della sorte) in un locale dalla grande tradizione catanese – spiega Daniele Sangiorgio – . I titolari mi avevano risposto che avrebbero studiato qualcosa , stante la esistente e sentita disputa campanilistica. Ebbene ora apprendo questo risultato e sono enormemente soddisfatto e ringrazio per la solerzia i titolari della Pasticceria Savia che hanno tenuto in grande considerazione le aspettative dei 10000 iscritti del gruppo. Sempre avanti Catania!”.

Daniele Lo Porto

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