Amministrative, la campagna elettorale procede tra evidenze ed illazioni ad Acireale


di Saro Faraci

Ci sono modi diversi di raccontare giornalisticamente una campagna elettorale. Collezionare i comunicati stampa e le dichiarazioni dei candidati e dei principali protagonisti della kermesse; fare qualche intervista esplorativa che non abbia altra finalità se non appunto quella di fare informazione; oppure mettere insieme le varie evidenze e provare a ricostruire il quadro generale. Tutto il resto non è informazione; è gossip, prurigine, esibizionismo.

C’è una campagna elettorale in corso ad Acireale che porterà alle elezioni amministrative il 10 giugno. Questa è una prima evidenza, nota da diversi giorni dopo il via libera della Regione Siciliana sulla data. Sui temi della campagna elettorale, sulle priorità che la nuova amministrazione dovrà darsi non lasceranno sicuramente insensibile nessuno le parole del commissario straordinario Salvatore Scalia, in occasione della seduta consiliare della scorsa settimana. Parole forti e questa è un’altra evidenza. Il settimanale I Vespri questa settimana racconterà per filo e per segno cosa l’alto magistrato ha detto nell’ultimo consiglio a proposito della difficile situazione finanziaria che regna a Palazzo di Città e negli uffici dell’amministrazione per colpa di una evasione tributaria abnorme. Poi c’è l’evidenza delle candidature già in campo.

Il primo ad uscire è stato Stefano Alì. Si è candidato perché lo ha deciso il meetup del movimento Cinquestelle preferendolo ad altri possibili nomi. Alì proviene dalle file del PD ma ne ha fortemente contestato la linea politica negli ultimi anni e si è trovato invece più vicino alle posizioni dei pentastellati e in particolare all’onorevole Angela Foti che lo ha sponsorizzato.  Adesso è già in campagna elettorale e anche questa è una evidenza.

E’ una evidenza pure la candidatura di Michele Di Re, annunciata l’altra settimana in occasione di una conferenza stampa. I manifesti 6×3 campeggiano già in città e fanno riferimento al pay-off “Ora di reagire”, mettendo il DiRe bene in evidenza nel messaggio. Quella di Michele Di Re è una candidatura civica e si attendono ufficialmente gli apparentamenti con le liste che lo sosterranno. Anche Di Re è in movimento e questa è un’altra evidenza.

E’ un’evidenza pure la candidatura di Giusi Brischetto per la Lega di Salvini. Al momento però, a parte qualche dichiarazione della candidata, l’unica evidenza è la foto che ritrae la stessa Brischetto, il coordinatore regionale uscente Angelo Attaguile e il sindaco di  Acicastello Filippo Drago seduti ad un tavolo nelle vicinanze di Piazza Duomo. Non ci risulta infatti che l’esponente cittadina della Lega abbia iniziato interlocuzioni con gli altri possibili alleati del centro destra.

E’ una evidenza pure la candidatura di Nino Nicotra, già Sindaco di Acireale nel 2001-2002. Anche la sua è stata annunciata come una candidatura civica con una conferenza stampa, alla fine della scorsa settimana alla Pescheria nel cuore del centro storico; i manifesti 6×3 si vedono già in città. Ha espresso ufficialmente una simpatia per questa candidatura l’ex consigliere provinciale Santo Primavera e dunque non è escluso che arriveranno altri consensi per l’ex Sindaco che rivendica alcuni risultati positivi della sua amministrazione nei ventidue mesi di governo cittadino.

Non ci sono altre evidenze al momento. Il resto sono solo gossip, illazioni, tentativi di depistaggio, dichiarazioni di smentita.  Non si sa bene se ad inventarseli siano alcuni social, che non sono però testate giornalistiche; oppure sono informazioni raccolte dagli operatori dell’informazione sulla base di alcuni “rumors” che provengono dalle segreterie politiche. Domenica ad esempio qualcuno ha fatto girare il nome dell’ex assessore Nives Leonardi, persona assai stimata in città (nella foto insieme all’ex sindaco di Acireale Nino Garozzo), annunciandone la discesa in campo in nome di una coalizione allargata che ci vedeva dentro l’ex Sindaco Nino Garozzo, pezzi del PD e il benestare del deputato regionale Nicola D’Agostino e delle sue liste. La professoressa Leonardi, con molto garbo, pur apprezzando che fosse stato circolare il suo nome, ha dovuto smentire categoricamente perché appunto non c’era alcuna evidenza. Forse, qualcuno nelle segreterie politiche cittadine, avrà fatto rimbalzare il suo nome per sondare, per esplorare, per testare possibili accordi, o forse per bruciarlo. Ma quella non era una notizia, solo una illazione.

E’ pure un’evidenza, raccontata dai protagonisti che la stanno vivendo in queste ore frenetiche, la sequela di incontri, riunioni ristrette ed allargate, telefonate dall’alto, messaggi via sms e whatsapp che, tanto nel centro destra quanto nel centro sinistra, si stanno svolgendo per chiudere un accordo su nomi di candidati già in pista o trovarne di nuovi per allargare il fronte del consenso oppure minacciare di spaccare le rispettive coalizioni. Ed è pure un’evidenza, non è un gossip, che a presiedere queste fasi di negoziazione sulle liste e sui candidati a Sindaco ci sono, da un lato, Basilio Catanoso e dall’altro lato Nicola D’Agostino, gli eterni “amici-nemici” della politica acese che sono usciti entrambi sconfitti dalle ultime politiche nel collegio uninonimale di Acireale che ha mandato alla Camera la pentastellata Giulia Grillo. Anche questa è un’evidenza.

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